venerdì 9 giugno 2017

Il Mio Cammino (parte prima)

                 ( questa foto è mia e ne rivendico tutti i diritti. se ti piace e vuoi usarla, per piacere cita la fonte. grazie)


Quella che vedete qui sopra è la copertina del diario del mio primo Cammino verso Santiago.
E se volete passare un po' di tempo in mia compagnia...ecco l'incipit del diario stesso:



(agosto 2015)


PROLOGO

Quando comincia un viaggio?
Quando si sale in aereo, auto, autobus, moto, nave o traghetto?
Per me il viaggio inizia molto prima … inizia quando per la prima volta pensi al viaggio ... 
questo mio viaggio è iniziato qualche anno fa ….

La domanda di rito è: “ e quanti km hai percorso in questi anni?”
Se togliamo i circa 200 km fatti dal 2 giugno al 5 agosto per allenarmi ... ZERO.
Nel corso degli anni ho messo in piedi una regola : se qualcosa mi “gira intorno” per più di tre volte , vuol dire che merita di essere approfondito.

Prima volta: qualche anno fa sento parlare del “Camino Francés” quasi 800 km dai Pirenei a Santiago.   Primo pensiero: quanti km si potranno fare in un giorno? Una ventina? oltre un mese per farlo tutto ...  potrei farlo quando vado in pensione ... In fondo camminare mi piace….

Due errori di valutazione in un'unica frase.

1.      --E chi ti assicura che andrai in pensione?
2.      --Che ti piaccia camminare non è sufficiente ... per fare il cammino occorrono costanza , perseveranza … tanti km al giorno, TUTTI I GIORNI … non è affatto facile …
Quella volta , comunque , non mi aveva nemmeno sfiorato l’idea di poter fare anche solo una parte del cammino e tutto intero , per il momento ,  non potevo proprio farlo , quindi avevo riposto l’idea nel cassetto.
Ma le idee, quelle belle, sono come i semi che metti sotto una manciata di terra … tu non li vedi più , magari te ne dimentichi , ma loro al buio lavorano e quando meno te lo aspetti , salta fuori una bella piantina.
Seconda volta : viene a farci visita , durante le vacanze estive , una cugina di mio marito . Quando arrivano Lei e sua sorella ( le cuginette Milanesi) è sempre festa. Sono quel genere di persone che è impossibile non amare … non le vedi per un anno e dopo cinque minuti che sei con loro sembra di non essere mai state separate così a lungo.      Tra le tante cose che ci racconta , ci dice anche di aver fatto , in bici , un tratto del “Cammino” , ma di averlo sospeso a causa di qualche disavventura.
Ma non si è persa d’animo , anzi.  Ha già in mente di farlo TUTTO, con un’amica , quando andrà in pensione.
Tanta è la sua passione nel raccontare l’esperienza che aveva vissuto che sento il bisogno di informarmi un po’ di più … internet per queste cose è una vera manna … trovo tante notizie , esperienze .
Ma … ho sempre il problema del tempo: mai avuto un periodo di ferie così lungo … e ancora una volta sono troppo MIOPE per cercare un’alternativa (oggi preferisco pensare che quel giorno non fosse ancora IL MIO TEMPO ) e l’idea torna nel cassetto.
Terza volta : quattro anni fa , più o meno in questo periodo , accompagno mia cugina , quella cugina , nel suo ultimo viaggio. Non era ancora andata in pensione.
Ed è a questo che penso in quell’afosa giornata di agosto … “NON HA FATTO IN TEMPO” e sull’onda dei ricordi, del suo modo di ridere quando raccontava le cose , penso , decido , CHE FARO’ IL CAMMINO … durante la settimana che segue mi informo meglio , cerco di capire un po’ di cose … --cos’è la CREDENCIAL? E la COMPOSTELA? E com’è che S.Giacomo il Maggiore si trova in Galizia?—
Ma anche per quell’anno le ferie finiscono e per l’ennesima volta non se ne fa nulla (chissà che stufo sarà questo mio sogno di entrare e uscire da quel cassetto e non combinare mai nulla!!)

Di una cosa sono assolutamente certa : quando LO FARO’ ( perché sono certa che lo farò) , LO FARO’ DA SOLA. Questo perché credo sia una cosa da fare con i propri tempi, con nessuno che ti sprona e nessuno da spronare , staccandosi da tutti e immergendosi in se stessi.

Arriviamo al 2015 … sono passati sicuramente oltre 6 anni dal mio primo approccio con il CAMMINO ( che ci volete fare … sono come i trattori LANDINI … faccio un po’ fatica a mettermi in moto ma quando parto non mi ferma più nessuno) e a maggio si comincia a parlare di vacanze.
Mio marito esordisce dicendo: -quest’anno , con A. si va in Scozia- ( A. è un amico “recente” che ama fare imprese un po’ particolari nuotando e dipingendo in simultanea).
Chiedo per quando è previsto il viaggio ma non c’è ancora nulla di definitivo.
Ecco … se c’è una cosa che proprio non sopporto è viaggiare alla cieca … tanto , poi , gli imprevisti accadono lo stesso … almeno pianificare l’indispensabile ( biglietti e albergo).            Mio marito dice che con questa smania di programmare tutto , trasformo il viaggio in un incubo. A me invece piace pensare di essere una persona meticolosa.

Passa un po’ di tempo e chiedo se ci sono novità circa il viaggio. NIENTE … è ancora tutto in alto mare.
A fine maggio faccio un ulteriore tentativo ma la risposta è sempre la stessa :               
-dobbiamo ancora decidere … -
Ed è in quel momento che Santiago salta fuori dal cassetto …
-Bene –dico senza scompormi—visto che a me di andare in Scozia ( non me ne vogliano gli Scozzesi) interessa poco o nulla e sei tu quello che deve fare le foto dell’impresa di A. (dimenticavo: mio marito ha la passione per la fotografia ed è veramente bravo … ha quel “quid” in più nel cogliere l’attimo, il particolare … ) sai cosa facciamo quest’anno? Tu vai in Scozia e io vado a fare il Cammino di Santiago-

L’ho appena detto e mi ritrovo a pensare: “cos’ho detto? IO DA SOLA a Santiago? Io che ho oltre 50 anni , la forma fisica di un criceto in pensione , che lavoro in ufficio 10 ore al giorno , 6 giorni alla settimana , attività fisica NADA DE NADA ,io vado a Santiago?”

E la ragazza ottimista e un po’ scriteriata che è in me : “sì cara , tu VAI A SANTIAGO!! Sei talmente abituata a pensare alla tua vita in funzione della tua famiglia che non HAI MAI FATTO NULLA DA SOLA! E se tuo marito non andasse in Scozia , MAI LO LASCERESTI A CASA SOLO PER INSEGUIRE UN TUO SOGNO!! E’ l’occasione della tua vita e se te la lasci scappare  sei veramente scema!!”

 E la donnina coscienziosa : Sì ma … da SOLA … e organizzare tutto , e trovare il tempo per un po’ di allenamento , che non dico diventare Fiona May ma nemmeno assomigliare a Nonna Abelarda … per quanto su Nonna Abelarda ce ne sarebbero di cose da dire … ”

 “Senti bella … finiscila di farti tante PIPPE MENTALI … hai sempre organizzato bellissimi viaggi per te e i tuoi cari quindi questo alibi NON TIENE!  
Viaggerai da sola e ALLORA? Mica vai al CIRCOLO POLARE ARTICO!! Vai in Spagna , paese civilissimo … per quanto riguarda l’allenamento … su questo ti dò un po’ ragione: la tua forma fisica è una NON forma fisica … c’hai da lavorà … ma mancano oltre 2 mesi … impari a scappare dall’ufficio a ore decenti e VAI A CAMMINARE … come vedi ti ho smontato tutti gli alibi…e adesso parliamo di cose serie … comincia ad organizzare il viaggio ,a fare un po’ di prenotazioni, così quando ti verranno i ripensamenti, ti basterà pensare a quanto hai già speso e questo ti sarà di stimolo a non desistere“

ORA: questo dialogo tra le parti è veramente avvenuto nella mia testa…siete quindi liberi di pensare che ho una personalità “disturbata “…….fatto sta che oggi è il 5 AGOSTO   e domani parto per la Spagna.

Dal giorno di quel dialogo ad oggi ho impegnato tutte le mie domeniche  ad allenarmi ( mi sono anche persa ma questa ve la racconto un’altra volta).      
Ho pianificato il viaggio ( ah sì dimenticavo : per me e il tempo che ho a disposizione  oltre 700 km restano troppi … ho optato allora per fare l’ultimo tratto … 111 km da Sarria a Santiago da percorrere in una settimana … 6 giorni di cammino effettivo + una pausa il giorno di S.Lorenzo per riprendere fiato dopo le 2 tappe più lunghe) , ho contattato alberghi e ostelli ( non posso rischiare di arrivare un po’ tardi e trovare tutto occupato ) e insomma : la macchina organizzativa che è in me ha dato il meglio……

(continua)

domenica 4 giugno 2017

DUE COME NOI...


Appunti nel cassetto
27-09-16
Ci sono giorni nei quali prenderei tutta la famiglia e “farei un bel falò”… perché essere famiglia è un bell’impegno … perché mio marito è un uomo pieno di progetti e poiché lavora 6 gg la settimana, ai progetti dedica la domenica, il giorno del Signore, il giorno del riposo.
E fin qui … se lui è contento così … il problema si pone quando sistematicamente vuole coinvolgere anche me nei suoi progetti..io sono convinta che bisogna trovare anche il tempo di riposare … e il tempo per "fare la lavatrice" , e un po’ di pulizie, e la spesa e…e…e… quindi lavorando anch’io 6 gg la settimana, il settimo lo dedico a qualcuna di queste amene attività ( con il Padre Eterno sono scesa a un compromesso: il sabato sera esco dall’ufficio giusto in tempo per assistere alla Messa nella chiesa che c’è sul percorso lavoro-casa … il Signore nella sua immensa bontà sa che se io andassi a Messa la domenica ascolterei un decimo di quello che si legge e dell’omelia, poi i miei pensieri si perderebbero nelle mille cose che mi sono rimaste da fare a casa … il sabato sera invece lo vivo come un vero “regalo” che faccio a me stessa. Per circa un’oretta NON ci sono per nessuno, telefono spento e orecchie ben accese … ascolto , medito e mi ricarico per la settimana seguente).
Capita quindi che, quando per 3 domeniche in fila il marito se la “squaglia” inseguendo i suoi sogni, la moglie, al rientro del consorte dall’ennesima avventura, si dimostri , non l’umile ancella pronta ad assecondare ogni singolo desiderio dell’amato, bensì la più cattiva delle Erinni e in un fiume di parole inarrestabile ( come nemmeno l’alluvione del ’51 che colpì pesantemente il nostro territorio) gli dica tutto quello che le passa per la testa … in realtà molto di più di quello che le passa per la testa perché più la donna è nervosa più veloce è la sua lingua … talmente veloce che il cervello non ce la fa a starle dietro.
Proprio ieri leggevo una frase interessante:

“quando una donna si arrabbia,
-il giorno dopo è ancora arrabbiata
-dopo un mese ancora se ne ricorda
-dopo un anno ancora te lo rinfaccia.
Quando si arrabbia un uomo…dopo un minuto non si ricorda nemmeno perché”

Da questo punto di vista io NON sono una donna standard … è pur vero che non dimentico, è pur vero che qualche volta rinfaccio, ma il giorno dopo ho già archiviato e si va avanti ( se non fosse così passerei tutta la mia vita “in guerra” e onestamente non ha senso fare la guerra al mondo intero)
Il giorno dopo questo scambio di vedute ( dove io ho brontolato e brontolato e dove “l’uomo” mi guardava con fare costernato pensando : “ dove è andata la dolce fanciulla bionda con gli occhi azzurri che tanti anni fa ho scelto come compagna? Forse questa signora cattiva l’ha rapita per prendere il suo posto? Forse vuole un riscatto? Forse dovrei strangolarla così finalmente in casa regnerebbe un po’ di silenzio e io potrei riposare ?”) è lunedì, cioè ieri.
Tutta la famiglia “Robinson” sull’onda di una proposta della sottoscritta, sta seguendo un corso di Lingua Veneta … per 7 settimane, 7 incontri in 7 diversi comuni polesani alla ricerca delle nostre “raize” ( le nostre radici). il pargolo per questa lezione ha dato forfait ( ha rimediato dei biglietti gratis per il concerto di Zucchero in Arena…come dargli torto!?) … restiamo io e il “principe consorte”.
Partiamo come sempre un po’ in ritardo ( sappiate che quando io viaggio sola arrivo sempre mediamente con mezz’ora di anticipo, quindi NON è colpa mia).. o meglio: siamo lievemente in anticipo sull’orario del corso ma un po’ in ritardo per quelli che sono i miei standard. Quando arriviamo scopriamo però che il prof è appena arrivato e deve ancora preparare tutto.
Visto che siamo partiti senza cenare decidiamo di fare un salto al bar a mangiare un toast … il baretto è carino, luci soffuse, la tv che passa un programma di canzoni a un volume accettabile … la ragazza al bancone molto gentile, ci prepara i toast e intanto scambiamo due parole, alcune battute … io e il mio “Ragazzo” quando siamo in vena siamo proprio una bella coppia … tipo “Ale e Franz” o “Gianni e Pinotto”… uno comincia le frasi e l’altro le finisce … a noi viene spontaneo prenderci un po’ in giro.
La ragazza risponde alle nostre chiacchiere e intanto ci osserva … a un certo punto dice:
“ voi due siete una coppia strana … è bello vedere persone che sanno scherzare e stare insieme … solitamente la gente entra, ti saluta con un mugugno e poi passa tutto il tempo a guardare il telefonino”. Resto piacevolmente sorpresa da questa affermazione … io lo so che siamo una bella coppia, ben assortita ( magari non tutti i giorni ma per la maggior parte del tempo sì) ma è bello che se ne accorgano anche le persone con le quali interagiamo.
Son lì che mi gusto ‘sto complimento e mio marito mi dice :
“ vedi? Sei tu che ti sottovaluti!!” e io “ probabilmente sei TU che mi sottovaluti…io lo so di essere una bella persona” e via così, a suon di simpatici rimproveri e affettuosi battibecchi per un paio di minuti … a un certo punto alla tv passa una canzone ( porca miseria…l’ho cercata su internet stamattina ma non sapendo il titolo e nemmeno il cantante faccio un po’ fatica a trovare qualcosa) e la ragazza al banco dice :”ecco, voi siete come la coppia della canzone … una coppia speciale”
Cara ragazza del bar “l’incontro”… tu non sai che razza di regalo mi hai fatto dicendo una cosa del genere.
Perché non è sempre facile andare d’accordo (non lo è quasi mai), però che una perfetta sconosciuta, solo guardandoci per 10 minuti decida che siamo una coppia speciale dopo oltre 30 anni di matrimonio..beh SONO SODDISFAZIONI!!


E naturalmente siamo arrivati a lezione in ritardo!!