domenica 25 febbraio 2018

SERATA FRA DONNE (23-02-18)

Metti un venerdì sera… metti 10 donne attorno ad un tavolo…
Metti che fuori la sera è di quelle “da lupi”… di quelle che se proprio non è importante “col cavolo che esco di casa”… quindi il fatto che siamo qui vuol dire che trovarsi, ritrovarsi è importante per noi.
Ognuna di noi ha la sua storia : c’è quella che ha lasciato a casa i bimbi , quella che viene da più lontano di tutte e la sera fa un po’ fatica a guidare , quella ( io in persona) che a casa ha lasciato stanze vuote perché i suoi affetti più cari sono a Milano alla fiera e chissà a che ora torneranno.
Ognuna ha la sua storia ma stasera ci siamo prese una vacanza dalla famiglia e siamo qui : cibo buono, compagnia ottima.
In realtà stasera c’è la fusione fra due gruppi : uno è quello delle “donne dei calciatori” dove io e la Betti entriamo di straforo ( lei è mamma di un calciatore e io… io … io sono una che la squadra ce l’ha tatuata nel cuore .)
L’altro è un gruppetto di ragazze nate più o meno negli anni ’60 che a San Silvestro han deciso , con il passaparola, di trascorrere la “notte di transizione” insieme. Esperimento riuscito in modo entusiasmante che speriamo si possa ripetere in futuro.
E stasera abbiamo deciso di passarla insieme, lasciando i nostri “ragazzi” a casa e godendoci un po’ la compagnia delle altre.
Si parla un po’ di tutto ( i soliti discorsi di donne che vanno da “chi è il tuo parrucchiere” a dissertazioni filosofiche sui massimi sistemi), scopriamo di avere tante cose che ci accomunano ( Il Commissario Montalbano primo in classifica).
La serata scorre fino a quando Claudia quatta quatta , infila il cappotto e cerca di guadagnare l’uscita passando inosservata.
Ritorna poco dopo con una “maxi-bag” che è un inno alla vita : fiori e foglie colorate e glitter a rendere tutto ancora più scintillante.
La guardo incuriosita, lei si ferma davanti a me e fa “ effettivamente tu sei l’unica che di questo non sa nulla, quindi questo è tuo!”
Sono in imbarazzo ( non so perché ma i regali inattesi mi fanno , da sempre , questo effetto) ma il sentimento che prende il sopravvento è un altro : mi sento AMATA .
Prima ancora di aprire il pacchetto apro il biglietto che lo accompagna ed ecco che leggendolo due lacrimucce di commozione fanno capolino. Sono letteralmente sopraffatta da un sacco di belle emozioni.
Il biglietto recita più o meno così:

Beati i sognatori, gli idealisti, i teneri. Beati gli ingenui, i grandi che non hanno perso la voglia di sentirsi bambini nell'animo.”

Le mani non collaborano molto nell’aprire il pacchetto: ed ecco dalla bella borsa floreale spuntare quello che le mie amiche hanno scelto per me....




Non so se sono riuscita a trasmettere ad ognuna di loro il sentimento che in quel momento albergava nel mio cuore. Mi auguro di sì… in caso contrario cerco di fare ammenda con questo post.
Tornata a casa ( la casa è ancora deserta… i miei prodi torneranno solo verso le tre) ho tutto il tempo di gustarmi i miei regali e immaginarli “all’opera”… sfoglio il diario di viaggio, annuso le pagine, ne tasto la consistenza. E cosa dire del beauty? Un colore accattivante… bello spazioso. Mi sa che lo userò come “bagaglio a mano” ( da quando ho iniziato a camminare a piedi per il mondo ho imparato a viaggiare “easy” e credo proprio che tutto quello che può servire ci starà tranquillamente)
Insomma è l’una di notte e sono ancora qui che giro per casa con la testa e il cuore in tumulto e penso a una cosa che ci siamo dette io e Cristina stasera.
Abbiamo più o meno la stessa età e lei guardando le “ragazze dei calciatori” dice : “ come sono diverse da come eravamo noi alla loro età… per loro questo è --il periodo d'oro-- chissà come saranno quando avranno la nostra età di adesso?”
Io non credo che “loro” ( il ceppo giovane della tavolata) siano poi così diverse da com’eravamo noi… diverso era il contesto, il periodo storico, ma in fondo le persone di qualunque tempo e in qualunque luogo un po’ si assomigliano tutte. Così come non credo che ci sia “il periodo d’oro” della propria vita.
--Intorno ai vent’anni ero innamorata dell’Amore dei vent’anni, ero fresca sposina e pensavo che quello era sicuramente il periodo d’oro della mia vita.
--Intorno ai trent’anni sono diventata mamma ed ero convinta che quella fosse la completezza della mia vita, che non ci sarebbe mai stato niente di più bello
--Intorno ai quarant’anni ho vinto una grandissima scommessa con me stessa e mi sono sentita fantastica. Quindi quale periodo avrebbe potuto essere più bello di quello?.
--A cinquant’anni o giù di lì ho preso lo zaino in spalla e mi sono incamminata verso Ovest… non avevo mai fatto nulla da sola e ho scoperto che è inebriante il senso di libertà che ti dà camminare verso una meta ma con i ritmi che tu senti tuoi. E sempre in quel periodo ho conosciuto parecchie donne fantastiche con le quali ho condiviso stasera una serata indimenticabile. Sicuramente  un periodo d’oro
Quindi credo che “il mio periodo d’oro”  sia iniziato il giorno che mi sono affacciata alla vita e non finirà mai se saprò essere così intelligente da gustarmi tutte le piccole e grandi cose che il destino ha in serbo per me, e se saprò continuare a circondarmi di persone come le fantastiche amiche di questa cena.
Vittoria ( la figlia quasi adolescente di una delle amiche presenti stasera) ci ha raggiunto ad una certa ora perché era curiosa di vedere cosa conteneva il pacchetto.
Visto il regalo mi ha detto : “ sono state proprio brave vero?” e io : “eh sì, brave loro a scegliere questi regali così adatti a me e soprattutto a tenermi tutto nascosto ma… BRAVISSIMA io ad averle scelte come amiche!!”
E quando hai delle amiche così ( parafrasando George Clooney) “what else?”  hai raggiunto il “top” e non ti serve altro.