martedì 3 ottobre 2017

Il Mio Cammino (parte seconda)




ALLENAMENTO

2 giugno….si comincia…
Riva dell’Adige: Da Badia a Castagnaro e ritorno …14 km  non male per cominciare. Le mie gambe la pensano diversamente e il giorno successivo cammino come se qualcuno mi avesse preso a legnate.   Mi fa male tutto , anche le gengive ( non è vero ma un po’ di vittimismo ogni tanto ci vuole).

Non faccio nemmeno in tempo a smaltire l’acido lattico ed è già domenica.    Stavolta voglio farla un po’ più lunga e decido di andare fino a S.Pietro Polesine (25 km). Mi metto d’accordo con mio figlio perché venga a prendermi all’arrivo e parto all’alba.

Qui occorre un inciso : sono una donna completamente priva di senso dell’orientamento ( del resto ho un sacco di altre qualità quindi per non diventare antipatica bisognava privarmi di qualcosa….).    
Per andare a camminare mi affido a Google Maps e le sue piantine…….con questo non voglio dare la colpa a Google Maps dei miei sbagli ma se ti dico “ voglio andare a piedi da Y a X” non puoi farmi percorrere una lunga, lunghissima strada bianca e in fondo a questa solo campi…….nemmeno un viottolino piccino. 
                   
Prima di farmi prendere dallo sconforto  vedo un signore anziano che mi sta scrutando……..il suo sguardo dice : “cossa fala chì , stachì?”   (traduco per i non residenti: “ cosa fa qui, questa?)
Chiedo : -Buongiorno, c’è un modo per arrivare a S.Pietro?-                      
e lui : -da qui si arriva dappertutto…..-  
Penso : -ho trovato un nonnetto drogato…..siamo in mezzo al nulla e mi dice che da qui si arriva dappertutto……….-   
Lui continua :   -se lei segue il campo di grano qui a dx alla fine arriva sulla statale per S.Pietro, se invece vuole seguire quel campo di granoturco che c’è là in fondo a dx , comunque arriva sulla statale per S.Pietro solo un po’ più vicino al paese, se invece vuole costeggiare questo bel campo di girasoli qui a sx alla fine arriverà su una strada sterrata che la porterà dritta dritta in piazza a S.Pietro.-
Opto per il campo di girasoli……mai visto tanti girasoli in una volta sola ( ancora non lo so , ma 2 mesi dopo in Spagna ne troverò un campo ancora più grande che accompagnerà buona parte del cammino di quel giorno) sono ancora piccoli ,i fiori non ancora sbocciati sembrano tante pietre preziose incastonate…costeggio il campo per oltre 1 km e alla fine arrivo sulla strada sterrata …. 
A un certo punto un incrocio …..in giro neanche un’anima e io che proprio NON SO DOVE ANDARE.  
Mi guardo un po’ intorno e in lontananza vedo un campanile…
campanile= paese …  paese= S.Pietro Polesine … mi dirigo tutta contenta verso il campanile …fa un caldo!! In giro , a parte qualche ramarro , non c’è nessuno ( del resto nessun sano di mente cammina sotto il sole di mezzogiorno , così tanto per fare qualcosa…).         
Ormai  avvezza a grandi imprese “taglio” attraverso un campo di mais tenendo sempre d’occhio il “mio” campanile….. non mi sfiora neanche lontanamente l’idea che possa NON essere il campanile di S.Pietro ( paese per altro, che io non conosco)

Ad un certo punto, vuoi per la stanchezza, vuoi per il gran caldo , comincio a fare pensieri “melodrammatici” : -E se adesso svengo qui , in mezzo a ‘ste file di pannocchie…quand’è che mi ritrovano? Ad ottobre quando trebbiano? E hai voglia andare a “chi l’ha visto?” chi vuoi che mi veda qui in mezzo!!-
Esco dal campo di mais e tra me e il campanile c’è solo un boschetto.  
Penso: -adesso arrivo al boschetto, mi siedo sotto un albero al fresco, riprendo fiato e poi riparto.-                                                           
Arrivo al boschetto , mi siedo sotto un albero ma di fresco nemmeno l’ombra……in compenso sotto l’albero ci sono delle belle erbette urticanti delle quali non mi avvedo ma che renderanno la parte scoperta delle mie gambe (dal ginocchio alla caviglia) a strisce di varie tonalità che vanno dal rosa scuro al carminio passando per il porpora. 
                
Riprendo il cammino sempre più stanca e sempre più immersa nella campagna veneta, calda e sconfinata.
Ad un tratto vedo un ragazzo intento a sistemare delle piante di pomodoro in un orto non recintato…mi avvicino e chiedo: 
-Buongiorno , c’è un modo , SENZA TORNARE INDIETRO, per arrivare in piazza?-    
Lui mi guarda incuriosito e risponde :-Eh no, bisogna proprio tornare indietro.-
Mi guarda ancora , probabilmente nei miei occhi legge la disperazione e fa :      
-Sa cosa facciamo? Chiamo mio fratello e la faccio passare attraverso il mio cortile……esce dal cancello , due passi ed è subito in piazza-
L’avrei baciato….in un attimo arrivo vicino alla chiesa, entro in un bar , bevo un the fresco e in quel momento squilla il cellulare.     
             
E’ mio figlio 
-Dove sei?- domanda                                                                        
--Sono appena arrivata…vieni pure a prendermi-                                              
-Viene il papà che io sto finendo un lavoro-
 Dopo 10 secondi mi chiama mio marito :
      -Dove sei?-   
-         --A S.Pietro Polesine-
-         - Sicura?- (un piccolissimo dubbio fa capolino tra le mie certezze)
-      --Direi di sì … ma facciamo così…tu parti e io intanto mi sposto dall’altra parte della piazza e vediamo se trovo  conferma-
Mi sposto dall’altra parte della piazza e un cartello luminoso mi avvisa che è il giorno 7 giugno 2015 , ci sono 42 GRADI , e poi appena sotto   “BENVENUTI A CENESELLI”
Tutto da un’altra parte!!! Evito di raccontarvi come e per quanto tempo i miei cari mi abbiano preso in giro….

Ed episodi simili li ho vissuti praticamente TUTTE le volte che sono andata ad allenarmi.        Allora mi sono fatta furba e ho scelto percorsi sempre abbastanza vicini a casa , così anche perdendomi riuscivo ad orientarmi meglio ….e sempre percorsi ad anello : partivo da un posto e arrivavo nel medesimo … in questo modo non avevo bisogno che nessuno venisse a prelevarmi all’arrivo.
E insomma…tra un allenamento e una pianificazione del viaggio arriviamo ad oggi 5 AGOSTO .  La roba da mettere nello zaino è tutta sul comò insieme alla lista di controllo per non dimenticare nulla.




In questi giorni in ufficio ho fatto orari impossibili per lasciare la scrivania abbastanza libera. Non ci sono riuscita e così andrò al  lavoro anche domattina.


(continua)

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