domenica 4 giugno 2017

DUE COME NOI...


Appunti nel cassetto
27-09-16
Ci sono giorni nei quali prenderei tutta la famiglia e “farei un bel falò”… perché essere famiglia è un bell’impegno … perché mio marito è un uomo pieno di progetti e poiché lavora 6 gg la settimana, ai progetti dedica la domenica, il giorno del Signore, il giorno del riposo.
E fin qui … se lui è contento così … il problema si pone quando sistematicamente vuole coinvolgere anche me nei suoi progetti..io sono convinta che bisogna trovare anche il tempo di riposare … e il tempo per "fare la lavatrice" , e un po’ di pulizie, e la spesa e…e…e… quindi lavorando anch’io 6 gg la settimana, il settimo lo dedico a qualcuna di queste amene attività ( con il Padre Eterno sono scesa a un compromesso: il sabato sera esco dall’ufficio giusto in tempo per assistere alla Messa nella chiesa che c’è sul percorso lavoro-casa … il Signore nella sua immensa bontà sa che se io andassi a Messa la domenica ascolterei un decimo di quello che si legge e dell’omelia, poi i miei pensieri si perderebbero nelle mille cose che mi sono rimaste da fare a casa … il sabato sera invece lo vivo come un vero “regalo” che faccio a me stessa. Per circa un’oretta NON ci sono per nessuno, telefono spento e orecchie ben accese … ascolto , medito e mi ricarico per la settimana seguente).
Capita quindi che, quando per 3 domeniche in fila il marito se la “squaglia” inseguendo i suoi sogni, la moglie, al rientro del consorte dall’ennesima avventura, si dimostri , non l’umile ancella pronta ad assecondare ogni singolo desiderio dell’amato, bensì la più cattiva delle Erinni e in un fiume di parole inarrestabile ( come nemmeno l’alluvione del ’51 che colpì pesantemente il nostro territorio) gli dica tutto quello che le passa per la testa … in realtà molto di più di quello che le passa per la testa perché più la donna è nervosa più veloce è la sua lingua … talmente veloce che il cervello non ce la fa a starle dietro.
Proprio ieri leggevo una frase interessante:

“quando una donna si arrabbia,
-il giorno dopo è ancora arrabbiata
-dopo un mese ancora se ne ricorda
-dopo un anno ancora te lo rinfaccia.
Quando si arrabbia un uomo…dopo un minuto non si ricorda nemmeno perché”

Da questo punto di vista io NON sono una donna standard … è pur vero che non dimentico, è pur vero che qualche volta rinfaccio, ma il giorno dopo ho già archiviato e si va avanti ( se non fosse così passerei tutta la mia vita “in guerra” e onestamente non ha senso fare la guerra al mondo intero)
Il giorno dopo questo scambio di vedute ( dove io ho brontolato e brontolato e dove “l’uomo” mi guardava con fare costernato pensando : “ dove è andata la dolce fanciulla bionda con gli occhi azzurri che tanti anni fa ho scelto come compagna? Forse questa signora cattiva l’ha rapita per prendere il suo posto? Forse vuole un riscatto? Forse dovrei strangolarla così finalmente in casa regnerebbe un po’ di silenzio e io potrei riposare ?”) è lunedì, cioè ieri.
Tutta la famiglia “Robinson” sull’onda di una proposta della sottoscritta, sta seguendo un corso di Lingua Veneta … per 7 settimane, 7 incontri in 7 diversi comuni polesani alla ricerca delle nostre “raize” ( le nostre radici). il pargolo per questa lezione ha dato forfait ( ha rimediato dei biglietti gratis per il concerto di Zucchero in Arena…come dargli torto!?) … restiamo io e il “principe consorte”.
Partiamo come sempre un po’ in ritardo ( sappiate che quando io viaggio sola arrivo sempre mediamente con mezz’ora di anticipo, quindi NON è colpa mia).. o meglio: siamo lievemente in anticipo sull’orario del corso ma un po’ in ritardo per quelli che sono i miei standard. Quando arriviamo scopriamo però che il prof è appena arrivato e deve ancora preparare tutto.
Visto che siamo partiti senza cenare decidiamo di fare un salto al bar a mangiare un toast … il baretto è carino, luci soffuse, la tv che passa un programma di canzoni a un volume accettabile … la ragazza al bancone molto gentile, ci prepara i toast e intanto scambiamo due parole, alcune battute … io e il mio “Ragazzo” quando siamo in vena siamo proprio una bella coppia … tipo “Ale e Franz” o “Gianni e Pinotto”… uno comincia le frasi e l’altro le finisce … a noi viene spontaneo prenderci un po’ in giro.
La ragazza risponde alle nostre chiacchiere e intanto ci osserva … a un certo punto dice:
“ voi due siete una coppia strana … è bello vedere persone che sanno scherzare e stare insieme … solitamente la gente entra, ti saluta con un mugugno e poi passa tutto il tempo a guardare il telefonino”. Resto piacevolmente sorpresa da questa affermazione … io lo so che siamo una bella coppia, ben assortita ( magari non tutti i giorni ma per la maggior parte del tempo sì) ma è bello che se ne accorgano anche le persone con le quali interagiamo.
Son lì che mi gusto ‘sto complimento e mio marito mi dice :
“ vedi? Sei tu che ti sottovaluti!!” e io “ probabilmente sei TU che mi sottovaluti…io lo so di essere una bella persona” e via così, a suon di simpatici rimproveri e affettuosi battibecchi per un paio di minuti … a un certo punto alla tv passa una canzone ( porca miseria…l’ho cercata su internet stamattina ma non sapendo il titolo e nemmeno il cantante faccio un po’ fatica a trovare qualcosa) e la ragazza al banco dice :”ecco, voi siete come la coppia della canzone … una coppia speciale”
Cara ragazza del bar “l’incontro”… tu non sai che razza di regalo mi hai fatto dicendo una cosa del genere.
Perché non è sempre facile andare d’accordo (non lo è quasi mai), però che una perfetta sconosciuta, solo guardandoci per 10 minuti decida che siamo una coppia speciale dopo oltre 30 anni di matrimonio..beh SONO SODDISFAZIONI!!


E naturalmente siamo arrivati a lezione in ritardo!!

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