lunedì 29 gennaio 2024

E MI PIACE TORNARE SU QUELLA PANCHINA...

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grazie


… Sedere e aspettarti …

So che arriverai, in punta di piedi come al solito, come è stata tutta la tua vita … esserci sempre senza mai apparire.

Questo fa di una donna una “buona mamma” e tu sei stata e sei UNA GRAN MAMMA.

Avrei voluto condividere un sacco di cose con te, e in un certo senso l’ho fatto, ma ci sono stati giorni nei quali ho sentito forte la tua mancanza.

Il primo giorno dopo che sei andata via, e non riuscivo a pensare a come sarebbe stata la nostra vita senza di te, piccola grande donna che sistemava ogni cosa, facendo incastri magici e accontentando tutti.

E poi il giorno che sono diventata mamma a mia volta, e stringendo al petto mio figlio per la prima volta , ho capito di quanto amore una madre sia capace … un amore che non si consuma mai, anzi si amplifica, come cerchi nell’acqua quando lanci un sasso …

E anche nella quotidianità di tutti i giorni, quante volte ho pensato:   “ adesso prendo la macchina e vado dalla mamma a raccontarle cosa mi è capitato” … sia che fosse una cosa bella, sia che lo fosse meno … il desiderio era il medesimo: condividerlo con te per gioirne insieme o per farmi confortare.

E ne sono passati di anni e nonostante questo io sono ancora qui che ti aspetto per raccontarti cosa combino …

Un soffio di vento leggero alza le ultime foglie brunite in una piccola danza ed eccoti qui : mi sembra di sentire la tua mano che accarezza i miei capelli, che si appoggia un attimo sulle spalle per poi fermarsi sulle mie raccolte in grembo.

E così mi piace raccontarti quello che faccio perché da figlia sono sempre alla ricerca della tua approvazione … accipicchia!!! Ho sessant’anni suonati da un po’ eppure mi piace parlarti di me, di come sono diventata, di come quello che mi hai insegnato sia profondamente radicato in me e nelle mie scelte.

E ne avrei di cose da raccontarti!!! Anche solo quelle successe nell’ultimo anno … non so da dove cominciare ed è come se tornassi bambina, quando al rientro a casa dopo una mattinata a scuola, riempivo la cucina con i miei racconti … ti parlavo dei compagni, della maestra, di cosa avevo imparato, di cosa mi riusciva meglio e di cosa “proprio no” non mi piaceva. E tu paziente ascoltavi e mi guardavi probabilmente vedendo in me, un’altra te lanciata verso il futuro.

E ad un certo punto mi fermavi dicendo : “ dai finisci di raccontarmi dopo. Adesso mangia che altrimenti si fredda tutto!” e io mangiavo e raccontavo, e poi ti davo una mano a sparecchiare e raccontavo, mi sedevo vicino a te che rigovernavi i piatti e continuavo a raccontare.

E mai una volta che tu non fossi veramente interessata a quello che ti stavo dicendo … assimilavi tutto, mi facevi domande, ascoltavi con interesse le risposte … e tutto questo l’ho rivissuto dopo 30 anni quando io sono passata dalla parte della mamma e passavo le domeniche pomeriggio a stirare ascoltando Dario che ripassava le lezioni per il giorno dopo.

Tante volte nelle dinamiche familiari ho notato miei comportamenti o atteggiamenti che erano identici ai tuoi

E questo mi inorgoglisce perché se anche ho preso da te l’1 per cento di quello che eri, di quello che sei, so che questo fa di me una persona migliore.

Ti aspetterò su questa panchina ogni anno per dirti con tutto l’amore che provo …

Ovunque sei …

BUON COMPLEANNO MAMMA


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