giovedì 2 agosto 2018

2 AGOSTO 1980. E SE...

                             ( foto tratta da : http://ormeilblogchelasciatracia.blogspot.com)



Avevo 17 anni e tutta la vita davanti…Era l’estate del 1980 e mia cugina Stefania ( allora quindicenne) stava trascorrendo un periodo di vacanza da noi in campagna…l’idea era che avremmo fatto “a mezzo”…prima lei a casa mia, poi io ospite a casa sua a Torino.
Ci eravamo divertite parecchio in quel periodo (del resto , in quegli anni , ci si divertiva veramente con poco)..lunghi giri in bicicletta in paese o sull’argine del Po, la fiera di fine luglio e le giostre .. qualche giretto alla sera in piazza a prendere il gelato..e poi tante ore chiuse in camera a sognare come sarebbe stato il nostro futuro, a fantasticare su quello che avremmo fatto “da grandi”..
Poi era venuto il momento di fare le valigie per trasferirci a Torino dove continuare quell’estate spensierata … l’idea era quella di prendere la corriera di buon’ora e arrivare a Ferrara, da lì in treno proseguire verso Bologna dove a metà mattina avremmo trovato la “coincidenza” che ci avrebbe portato dritto fino a Torino.
Quella notte avevamo dormito poco , tutte elettrizzate al pensiero di fare un viaggio così lungo da sole e la mattina dopo, nonostante la sveglia avesse suonato a lungo, non eravamo riuscite a svegliarci in tempo per prendere la corriera. Poco male ... tanto non avevamo nulla di prenotato e avevamo semplicemente preso la corsa successiva.
Arrivate a Ferrara però avevamo scoperto che tutti i treni diretti a Bologna erano stati cancellati… non c’erano notizie in merito ( l’avvento dei cellulari e della “rete” era ancora lontano…)
Non sapevamo cosa fare ... le nostre domande per saperne di più rimanevano senza risposta ... ad un certo punto Stefy aveva chiamato casa sua per avvisare di questo ritardo che stava assumendo dei contorni apocalittici.
Ricordo ancora l’entusiasmo e il sollievo con il quale gli zii avevano scoperto che avevamo perso il treno ... erano tutti felici, tutti concitati e io e mia cugina non capivamo perché ... poi , placata un po’ la foga era venuto il momento, per gli zii , di darci la notizia ... tutti i telegiornali passavano edizioni speciali con immagini terribili di un qualcosa che era accaduto a Bologna , verso le 10 , quella mattina.
Uno scoppio (non si sapeva ancora se accidentale o premeditato) aveva dilaniato la sala d’aspetto della seconda classe alle ore 10,25 di una sonnolenta mattina d’estate…. Si parlava di un sacco di morti.
Ci siamo guardate negli occhi…forse allora non abbiamo capito la vera portata di quello che era successo ... il nostro unico pensiero in quel momento era “bypassare” Bologna e arrivare in qualche modo a destinazione.
Il viaggio via Milano durò un’eternità…ricordo solo che arrivammo a Torino, stremate dal caldo, che era sera inoltrata (non c’erano Freccia Rossa o Italo, ma solo semplici treni senza aria climatizzata)
Egoisticamente quello che era successo a Bologna passò in secondo piano …il resto dell’estate trascorse serenamente. Poi venne l’ora di tornare a casa.
E solo quando tornai a casa compresi quanto i miei genitori fossero stati in pensiero quel giorno non avendo notizie di noi, là fuori nel mondo, sole.
E ancor di più, con il passare degli anni, quel giorno ha preso, per me, dei connotati ben definiti. E ho cominciato a pensare a “E se..”
--E se la sera prima fossimo andate a letto presto…
--E se quella mattina ci fossimo alzate al primo trillo della sveglia…
--E se non avessimo perso la corriera…
--E se…..
Ma come diceva sempre la Nonna Maria “ al destino non si fugge”
E si vede che non era destino che noi fossimo là, alla stazione di Bologna, il 2 agosto 1980 intorno alle 10 di mattina.
E si vede che il destino aveva altro in serbo per noi … quattro mesi dopo quel giorno, in una fredda domenica di fine novembre ho conosciuto quello che è diventato “il mio compagno” nel cammino della vita.
Insieme abbiamo fatto un sacco di strada … era destino che la ragazzina diciassettenne di allora diventasse donna, moglie, madre e chissà che altro ancora.
E ogni anno, il 2 agosto, penso a tutto questo e capisco quanto sono fortunata…

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