sabato 21 agosto 2021

TORNARE

 

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Fine Agosto … è tempo di tornare.

E da sempre, per me, “il ritorno” è qualcosa di bello, qualcosa che mi piace, qualcosa che mi fa star bene.

Mi piace viaggiare certo, vedere posti nuovi, confrontarmi con realtà e persone diverse ... ma vuoi mettere tornare a casa? Casa mia ha in assoluto il letto più comodo che io conosca … vale la pena di tornare a casa solo per dormire in quel letto.

Mi piace andare in vacanza , anche se alle volte “vacanza”, magari, significa anche solo restare a casa a preparare i vasetti di sughetti e marmellate per l’inverno … ma vuoi mettere tornare al lavoro? … lo so, molto di voi penseranno che “ mi manca una rotella” ma un grande Saggio –Confucio- ha detto : “Scegli il lavoro che ami e e non lavorerai mai, neanche un giorno in vita tua”.
E ancora … Steve  Jobs nel celeberrimo discorso agli studenti di Stanford : “Dovete trovare quello che amate. E questo vale sia per il lavoro che per i vostri affetti. Il lavoro riempirà una buona parte della vostra vita, e l’unico modo per essere veramente soddisfatti è fare quello che ritenete un buon lavoro. E l’unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate ….”

Sono fortunata perché amo il lavoro che faccio: mi piace mettere ordine … sulla scrivania, nei cassetti, nella mente. Chi non ha mai avuto modo di fare il lavoro che faccio io ( impiegata amministrativa) può pensare che sia un lavoro noioso, ripetitivo, sempre uguale. A me invece piace vederlo come un “ Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa”. Ecco perché mi piace tornare al lavoro … perché c’è sempre da trovare un posto per qualcosa e c’è sempre qualcosa che va messa a posto.

E insomma “tornare” significa riprendere in mano cose lasciate in sospeso, iniziarne di nuove …

E così dopo qualche giorno in montagna in cerca di un po’ di fresco ( ed effettivamente 15 gradi a mezzogiorno in agosto si può chiamare “fresco”), una volta tornata a casa ho pensato di riprendere quelle sane abitudini che tanto mi fanno star bene.
Così sono tornata a camminare, la mattina presto, quando in giro non c’è nessuno e l’aria porta ancora con sé un po’ del fresco della notte … e poi … sono tornata QUI, in questo posto che da sempre, per me, è un po’ come “la seconda casa” oppure “il salottino privato” o ancora “ il giardino al di là della siepe”.
Non vi nascondo che queste due cose (tornare a camminare e tornare qui) sono strettamente correlate: da sempre i miei racconti nascono quando cammino, quando quello che sto facendo non ha bisogno dell’ausilio del cervello … le gambe vanno e i pensieri pure …

Ecco che stamattina , arrancando per una salita più “tosta” delle altre chissà per quale associazione di idee, mi è venuto in mente che da tanto, troppo tempo, manco da questo “salottino” …

Che cosa ho combinato dall’ultima volta che ho scritto qui? TANTE COSE …

Intanto ho continuato a scrivere, anzi sono tornata a scrivere nel modo tradizionale : carta, penna, busta e francobollo.
Ho scritto per circa 2 mesi, una lettera al giorno, tutti i giorni, ad un’amica che aveva deciso di allontanarsi un po’ dalla tecnologia e che, alla mia domanda “ si ma se ho voglia di parlare con te, come faccio?” aveva seraficamente risposto “ mi scrivi … una bella lettera di carta, di quelle di una volta.”
Ho preso la palla al balzo e ho scritto, scritto e scritto … qualunque cosa mi venisse in mente … le ho raccontato storie della mia infanzia , della mia adolescenza, dei viaggi che ho fatto … e ho continuato a scrivere finché  mi ha detto “ Fermati, non so più dove metterle” …

E poi ho letto … tanto … nell’ ultimo post vi raccontavo del mio gruppo di lettura di whatsapp: una decina di persone che avevano aderito ad una mia proposta a marzo 2020 e che dopo un anno ancora non davano segni di cedimento e continuavano ad ascoltarmi. Bene: nel frattempo i gruppi sono diventati 2 e le persone che ascoltano sono una quarantina … un appuntamento fisso quotidiano dove si legge, si ascolta, ma non solo … il parterre si è ampliato non solo nei numeri ma anche nelle regioni coinvolte aggiungendo anche Piemonte e Abruzzo a quelle già presenti.

Come siamo passati da uno a due? Semplice: la mia amica S., la stessa che lo scorso anno mi ha voluto come ospite a settembre per il “Veneto legge” ( ops … storia che mi sa non vi ho raccontato …. ) ad aprile mi fa:
 –Contessa, cosa facciamo per “il Maggio dei libri”?- ( il Maggio dei libri è un a manifestazione che si svolge in tutta Italia, a maggio appunto, e che ha lo scopo di promuovere manifestazioni ed iniziative che riguardino libri e letture)
E io serafica ( che lei quando esordisce con “Contessa” mi fa sempre un po’ paura): -cosa avevi in mente?-
E lei furbissima.- Pensavo: e se proponessimo quello che già fai, cioè leggere al telefono, e creiamo un nuovo gruppo “ad hoc”?-

Detto fatto: 2 gruppi, circa 40 persone che ascoltano e 37 libri letti in 17 mesi … oltre 2 libri al mese … direi un bel traguardo … e non finisce qui … Naturalmente  il gruppo chiamato “il maggio dei libri” ha dovuto cambiar nome ed è diventato “letture d’estate” ma immagino che a breve diventerà qualcosa tipo “Letture per tutte le stagioni”.

Che altro ho fatto in questo periodo? Mi sono concessa un fine settimana in Umbria per “riabbracciare” persone che non vedevo da quasi un anno … i miei amati Pellegrini … quelli con i quali ho trascorso un paio di giorni lo scorso anno al mare a Nettuno ( mhhh ... mi sa che non vi ho raccontato nemmeno questo … sono imperdonabile!!) … è stato tutto bellissimo anche quest’anno … è stato un momento intenso che credo sia servito a tutti noi per provare a riprendere un po’ in mano le redini della nostra vita … 2 giorni dove il tempo è letteralmente volato via … abbiamo fatto i turisti ma ce la siamo presa anche calma … ci siamo gustati il piacere di stare gli uni con gli altri … l’amica che abita a Narni è stata una guida impareggiabile ed è stata così brava da seminare in ognuno di noi “ il desiderio di tornare”.

Eccomi, sono tornata, con un sacco di progetti per i mesi futuri …