Appunti nel cassetto
27-09-16
Ci sono giorni nei quali prenderei tutta la famiglia e
“farei un bel falò”… perché essere famiglia è un bell’impegno … perché mio marito è
un uomo pieno di progetti e poiché lavora 6 gg la settimana, ai progetti dedica
la domenica, il giorno del Signore, il giorno del riposo.
E fin qui … se lui è contento così … il problema si pone
quando sistematicamente vuole coinvolgere anche me nei suoi progetti..io sono
convinta che bisogna trovare anche il tempo di riposare … e il tempo per "fare
la lavatrice" , e un po’ di pulizie, e la spesa e…e…e… quindi lavorando anch’io 6
gg la settimana, il settimo lo dedico a qualcuna di queste amene attività ( con
il Padre Eterno sono scesa a un compromesso: il sabato sera esco dall’ufficio
giusto in tempo per assistere alla Messa nella chiesa che c’è sul percorso
lavoro-casa … il Signore nella sua immensa bontà sa che se io andassi a Messa
la domenica ascolterei un decimo di quello che si legge e dell’omelia, poi i
miei pensieri si perderebbero nelle mille cose che mi sono rimaste da fare a
casa … il sabato sera invece lo vivo come un vero “regalo” che faccio a me
stessa. Per circa un’oretta NON ci sono per nessuno, telefono spento e orecchie
ben accese … ascolto , medito e mi ricarico per la settimana seguente).
Capita quindi che, quando per 3 domeniche in fila il marito
se la “squaglia” inseguendo i suoi sogni, la moglie, al rientro del consorte
dall’ennesima avventura, si dimostri , non l’umile ancella pronta ad
assecondare ogni singolo desiderio dell’amato, bensì la più cattiva delle
Erinni e in un fiume di parole inarrestabile ( come nemmeno l’alluvione del ’51
che colpì pesantemente il nostro territorio) gli dica tutto quello che le passa
per la testa … in realtà molto di più di quello che le passa per la testa
perché più la donna è nervosa più veloce è la sua lingua … talmente veloce che
il cervello non ce la fa a starle dietro.
Proprio ieri leggevo una frase interessante:
“quando una donna si arrabbia,
-il giorno dopo è ancora arrabbiata
-dopo un mese ancora se ne ricorda
-dopo un anno ancora te lo rinfaccia.
Quando si arrabbia un uomo…dopo un minuto non si ricorda
nemmeno perché”
Da questo punto di vista io NON sono una donna standard … è
pur vero che non dimentico, è pur vero che qualche volta rinfaccio, ma il
giorno dopo ho già archiviato e si va avanti ( se non fosse così passerei tutta
la mia vita “in guerra” e onestamente non ha senso fare la guerra al mondo
intero)
Il giorno dopo questo scambio di vedute ( dove io ho
brontolato e brontolato e dove “l’uomo” mi guardava con fare costernato
pensando : “ dove è andata la dolce fanciulla bionda con gli occhi azzurri che
tanti anni fa ho scelto come compagna? Forse questa signora cattiva l’ha rapita
per prendere il suo posto? Forse vuole un riscatto? Forse dovrei strangolarla
così finalmente in casa regnerebbe un po’ di silenzio e io potrei riposare ?”) è
lunedì, cioè ieri.
Tutta la famiglia “Robinson” sull’onda di una proposta della
sottoscritta, sta seguendo un corso di Lingua Veneta … per 7 settimane, 7
incontri in 7 diversi comuni polesani alla ricerca delle nostre “raize” ( le
nostre radici). il pargolo per questa lezione ha dato forfait ( ha rimediato
dei biglietti gratis per il concerto di Zucchero in Arena…come dargli torto!?)
… restiamo io e il “principe consorte”.
Partiamo come sempre un po’ in ritardo ( sappiate che quando
io viaggio sola arrivo sempre mediamente con mezz’ora di anticipo, quindi NON è
colpa mia).. o meglio: siamo lievemente in anticipo sull’orario del corso ma un
po’ in ritardo per quelli che sono i miei standard. Quando arriviamo scopriamo però
che il prof è appena arrivato e deve ancora preparare tutto.
Visto che siamo partiti senza cenare decidiamo di fare un
salto al bar a mangiare un toast … il baretto è carino, luci soffuse, la tv che
passa un programma di canzoni a un volume accettabile … la ragazza al bancone
molto gentile, ci prepara i toast e intanto scambiamo due parole, alcune
battute … io e il mio “Ragazzo” quando siamo in vena siamo proprio una bella
coppia … tipo “Ale e Franz” o “Gianni e Pinotto”… uno comincia le frasi e
l’altro le finisce … a noi viene spontaneo prenderci un po’ in giro.
La ragazza risponde alle nostre chiacchiere e intanto ci
osserva … a un certo punto dice:
“ voi due siete una coppia strana … è bello vedere persone
che sanno scherzare e stare insieme … solitamente la gente entra, ti saluta con
un mugugno e poi passa tutto il tempo a guardare il telefonino”. Resto
piacevolmente sorpresa da questa affermazione … io lo so che siamo una bella
coppia, ben assortita ( magari non tutti i giorni ma per la maggior parte del
tempo sì) ma è bello che se ne accorgano anche le persone con le quali
interagiamo.
Son lì che mi gusto ‘sto complimento e mio marito mi dice :
“ vedi? Sei tu che ti sottovaluti!!” e io “ probabilmente
sei TU che mi sottovaluti…io lo so di essere una bella persona” e via così, a
suon di simpatici rimproveri e affettuosi battibecchi per un paio di minuti … a
un certo punto alla tv passa una canzone ( porca miseria…l’ho cercata su
internet stamattina ma non sapendo il titolo e nemmeno il cantante faccio un
po’ fatica a trovare qualcosa) e la ragazza al banco dice :”ecco, voi siete
come la coppia della canzone … una coppia speciale”
Cara ragazza del bar “l’incontro”… tu non sai che razza di
regalo mi hai fatto dicendo una cosa del genere.
Perché non è sempre facile andare d’accordo (non lo è quasi
mai), però che una perfetta sconosciuta, solo guardandoci per 10 minuti decida
che siamo una coppia speciale dopo oltre 30 anni di matrimonio..beh SONO
SODDISFAZIONI!!
E naturalmente siamo arrivati a lezione in ritardo!!
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