venerdì 31 gennaio 2020

31-01-2020 LETTERA A MIO FIGLIO

                                                                                   -Da qualche parte in Polesine-
                     questa foto è mia e ne rivendico tutti i diritti. se ti piace e vuoi usarla, per piacere cita la fonte. grazie

Che strana è la vita!!!
Solo 2 giorni fa scrivevo a mia Madre nel ruolo di figlia … ed oggi eccomi scrivere a mio Figlio nel ruolo di madre … 2 giorni soli e tutto è capovolto.

A te, brillante giovane uomo che oggi spegni 27 candeline vanno tutti i miei pensieri di Madre … sempre, in ogni singolo giorno da quando sei arrivato a rendere completa e magica l’intesa che già c’era con il tuo Papà ( uomo meraviglioso al quale somigli molto, e io, anche se scherzando ti dico che questo non è un complimento,  in realtà sono grata di questo … hai un ottimo Maestro, ascoltalo, fidati di Lui, non potevi sperare di meglio credimi) … dicevo: in ogni singolo giorno della mia vita da quel soleggiato 31 gennaio 1993 , ringrazio per il meraviglioso dono che ci è stato fatto … ringrazio per il bambino biondino che eri , per l’adolescente un po’ taciturno di qualche anno fa  e per il giovane Uomo che sei oggi … ringrazio perché in cuor mio so di aver fatto il possibile per renderti una persona con sani principi, mite e paziente, ma sono anche consapevole che tutti gli insegnamenti del mondo non valgono nulla senza una predisposizione all’ascolto e all’accoglienza di chi li riceve.

Mettiamola così: sono stata il contadino e tu la più bella piantina del mio giardino da accudire … non sapevo che pianta saresti stato , ma sapevo che era mio compito prendermi cura di te … ho fatto il meglio che ho potuto … ti ho curato, tenuto al riparo, raddrizzato quando era necessario , il mio supporto non ti è mancato mai …

Non sapevo che pianta saresti stato ma  se ti guardo ora, un bel giovanotto alto oltre un metro e ottanta, posso dire con assoluta franchezza che non eri nè una viola-mammola , né una primula.

Non eri nemmeno una pianta di carciofo ( così buoni da mangiare  ma con le spine) né tanto meno una rosa ( così bella e profumata ma anche questa con spine dolorose) perché in verità di “spine” a me e papà non ne hai regalate nemmeno una.

Non eri un “cespo” di insalata ( piccoletta e delicata) visto che qualche “fastidio” l’hai avuto anche tu ma l’hai superato con grinta e determinazione.

Non so se diventerai un albero da frutta e che frutti ci regalerai … ma se oggi dovessi paragonarti ad una pianta direi che sei il mio meraviglioso albero di Calycanthus … un albero che non “ sfoggia” chiome rigogliose o fusto appariscente e in questo ti assomiglia tantissimo: sei una persona splendida ma sempre  “con profilo basso”… sei uno che si fa amare senza troppi clamori …

Il  Calycanthus  poi fiorisce quando nessun altro albero ha il coraggio di farlo … quindi un albero coraggioso che sfida i rigori dell’inverno ( proprio come te che hai deciso di nascere in uno dei “3 giorni della merla” notoriamente i più freddi dell’anno)…

E poi il suo profumo: tu sei lì che cammini, magari assorto nei tuoi pensieri e nemmeno ti avvedi dell’albero ma ad un certo punto è come se lui venisse a “batterti sulla spalla” per dirti –sono qui!- ..solo che lo fa in modo discreto, soave … ti avvolge con il suo profumo e tu non puoi far finta di niente e non puoi non essere grata per questo bellissimo regalo che ti fa il “Generale Inverno”.

Ecco: tu sei entrato nelle nostre vite una domenica d’inverno in modo discreto, hai riempito e dato un senso più ampio alla nostra vita e ogni giorno il miracolo si rinnova.

Non so se ti piacerà essere stato paragonato ad un Calycanthus, ma dovresti ragionare su quanto io ami  questa  pianta  …


Poi, esattamente come succedeva tra me e mia Madre ( dalla quale hai ereditato gli splendidi occhi ora grigi, ora azzurri) abbiamo i nostri screzi, i nostri battibecchi … e anche se vorrei, alle volte, fare un po’ più la “sostenuta” e tenerti il muso , mi fermo un attimo e penso che tu “sei la parte migliore di me” e quindi non ha un gran senso tenere il muso a se stessi.
Del resto, noto che la cosa è reciproca … nemmeno tu, nemmeno nelle più accese discussioni che abbiamo avuto, sei riuscito a “tenermi il muso” … questo mi riempie il cuore perché, anche nella remota eventualità che tu possa avere ragione e la mamma torto ( ma la cosa non è mai successa né mai succederà!!) sei così intelligente ed equilibrato da capire che non è mai bene rimanere ancorati sulle proprie posizioni …

E questa è tutta per te …

-SE- ( IF )
-se riesci a tenere la testa a posto quanto tutti intorno a te l’hanno persa e danno la colpa a te,
-se puoi avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te, ma prendi in considerazione anche i loro dubbi,
-se sai aspettare senza stancarti dell’attesa, o essendo calunniato, non ricambiare le calunnie, o essendo odiato, non dai spazio all’odio, senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio,
-se puoi sognare, senza fare dei sogni i tuoi padroni,
-se puoi pensare, senza fare dei tuoi pensieri il tuo scopo,
-se sai incontrarti con il Successo e la Sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo,
-se riesci a sopportare di sentire la verità che hai detto, distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui,
-o guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte, e piegarti a ricostruirle con strumenti usurati
-se puoi fare un solo mucchio di tutte le tue fortune e rischiarlo in un unico lancio di una monetina, e perdere, e ricominciare daccapo senza mai fiatare una parola sulla tua perdita
-se sai costringere il tuo cuore, nervi e polsi a sorreggerti anche quando sono esausti e così resistere quando in te non c’è più nulla tranne la Volontà che dice loro “Resistete!”
-se riesci a parlare alle folle e conservare la tua virtù, o passeggiare con i Re senza perdere il contatto con la gente comune,
-se non possono ferirti né i nemici,né gli amici affettuosi
-se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo
-se riesci a riempire ogni inesorabile minuto dando valore a ognuno dei sessanta secondi,
Tua è la terra e tutto ciò che contiene e – cosa più importante -

SARAI UN UOMO , FIGLIO MIO!

(Rudyard Kipling)

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