La chiave
gira nella toppa, la porta si apre cigolando appena …
-Mamma
ci sei? Ciao micio … dov’è la padrona di casa? Mi porti da lei?-
-Sono
qui passerotto, in cucina, vieni-
Ed eccola
là, vicino alla finestra che rammenda un calzino … incapace di stare con le
mani in mano la mia mamma (da qualcuno avrò pur preso!) … mi avvicino, la bacio
e me la stringo forte … fin da quando ero piccina mi piace "stringermi contro" la
mia mamma che sa di “buono” … sa di qualcosa che sta cuocendo sul fornello, sa
di qualcosa di appena impastato, di qualcosa che imbiondisce nel forno … la mia
mamma sa di “vanillina”, sa di “mandorle amare”, profuma di bucce di agrumi e
chiodi di garofano.
I grembiuli
di mamma sono sempre colorati (mai vista la mia mamma senza il grembiule da
cucina) e sprigionano un sentore di sapone di marsiglia che io da sempre abbino
al profumo dei panni lavati e stesi al sole.
La casa
di mamma invece sa di olio paglierino … quell’odore un po’ pungente che mi fa
tornare alla mente vecchi laboratori di falegnami ormai persi nei ricordi di un
tempo … la mamma ha passato tutta la sua vita a “tenere in ordine” la sua
famiglia e la sua casa.
E’ il
suo orgoglio la famiglia: ha fatto la mamma a tempo pieno finchè io e mia
sorella eravamo piccole e poi si è arrabattata con lavoretti qua e là , ha
gestito un chiosco estivo per tanti anni e poi, quando finalmente lei e papà
sono tornati nel suo amato Veneto ha ripreso da dove aveva interrotto quando
era partita oltre 20 anni prima: l’orto, le galline, la vigna.
E così “quando
è stagione” la trovi a zappettare, trapiantare, togliere le erbacce,
innaffiare. E fiori, fiori a profusione: un rosaio, un cespuglio di calicanthus
e uno di lillà e poi giacinti, narcisi e iris, anemoni, dalie e gladioli.
E in estate,
quando le giornate son calde ma così calde che sarebbe giusto stare all’ombra a
riposare, la trovi in cucina che prepara vasetti di conserve, passata di
pomodoro e giardiniera con i quali riempire la dispensa, pronti per l’inverno.
In inverno, quando l’orto e il giardino riposano,
lei NO, lei non riposa mai: la trovi che lucida un mobile, pulisce i vetri,
spolvera una vetrinetta, lava i bicchieri del servizio buono.
Oppure come
oggi esegue piccoli rammendi anche se la vista non è più quella di una volta.
-Auguri
Mamma!! Oggi è la tua festa!!-
-Si lo
so che è la mia festa, ma tu cosa fai qui, non hai niente da fare a casa?-
-Ma
mamma, è il tuo compleanno, potrò prendermi un giorno “di ferie” per stare con
la mia Mamma? Ti ho anche fatto la torta!!-
-L’hai
fatta tu? Perché non sei andata a comprare la Saint’ Honorè alla pasticceria
Sanremo che lo sai che mi piace tanto! – e sorride birichina.
-Sì lo
so, ma so anche che tra una settimana hai il contro dalla Diabetologa e se ti
trova la glicemia alta ti tira le orecchie! Così ti ho fatto una torta con le
carote, con la stevia al posto dello zucchero e qualche altra sostituzione per
farla buona ma anche sana-
-Senti,
ma per una volta non potevamo sgarrare? Alla mia età cosa vuoi che siano due
bignè di quelli buoni? Il problema sarebbe tuo padre che quello si alza anche
di notte, goloso com’è!!-
-A
proposito del papà … dov’è che non lo vedo? L’hai mandato a fare qualche
commissione?-
-Ma
figurati se lo mando da qualche parte, anziano com’è ho sempre paura che mi
caschi in mezzo alla strada!! Ma stamattina ha voluto andare in piazza a tutti
i costi e mica mi ha detto cosa doveva fare. E’ già fuori da un po’ , speriamo
rientri presto: Senti, ti fermi a pranzo vero? Ho fatto un arrostino che è
fenomenale … viene anche tuo marito col “putìn”?-
-Sì
mamma, sì a tutte le domande. Ti pare che mi perdo il tuo arrosto? E a una
certa ora arrivano anche mio marito e il “mè putìn” … anche se , dopodomani
compie trent’anni, forse sarebbe il caso di smetterla di chiamarlo “bambino”
non credi?-
-Ma se
te sì ancora anca ti la me putina, anca se tra un po’ te vè in pension! Dai,
dammi una mano ad apparecchiare la tavola, gratta il formaggio, tira fuori i
piatti belli .. ho preparato il brodo buono e ho i cappelletti che ho preparato
stamattina presto, che con sto freddo, un po’ di brodo caldo è quello che ci
vuole-
Si sente
armeggiare alla porta e poi la voce del
papà:
-Tina, a
son tornà … di chi è la macchina qui fuori?-
-Sono io
papà, aspetta che arrivo e ti do una mano-
Esco dalla
cucina e trovo mio padre con un mazzo di fiori coloratissimi in mano e la
faccia di quello che non sa dove metterli … mi fa l’occhiolino e bisbiglia:
-Ho
voluto farle una sorpresa: quando eravamo giovani non c’era il tempo per le
smancerie e poi io non sono neanche tanto portato per queste cose, ma
stamattina mi sono svegliato presto e tua madre era già in cucina che faceva la
sfoglia per i cappelletti e ho pensato: “Non si riposa neanche per il suo
compleanno" … dovevo fare qualcosa per lasciarla a bocca aperta-
In quel
preciso istante mamma esce dalla cucina e … rimane letteralmente a bocca aperta
vedendo papà che le porge i fiori e la bacia sulla testa … quasi settant’anni
di vita insieme e ancora riuscire a stupirsi di gesti simili.
-Ahhh
varda che to fiola la ga portà la torta dietetica!-
E il
papà con la faccina di quello che ci è rimasto male:
-Maahhh
non era meglio una bella Saint’Honorè della pasticceria Sanremo?-
-Visto?-
dice la mamma ammiccando - cosa ti avevo detto???-
Ecco, mi
piace pensare che se le cose fossero andate diversamente 35 anni fa oggi la nostra
giornata avrebbe potuto essere così
Ovunque sei
…
BUON
COMPLEANNO MAMMA.
Racconto delizioso e commovente! Ricordare così tua madre è come farle festa davvero, a casa sua, accanto a lei. Hai reso l'atmosfera calda e serena della casa, colorata dalle frasi in dialetto. Nelle scene iniziali poi la descrivi in modo poetico, immersa nei suoi profumi, dove traspare la delicatezza del tuo amore. Una mamma indaffarata e appassionata della vita, ecco che cosa ho provato nel vederla descritta così. Patrizia Masci
RispondiEliminagrazie Patrizia...un abbraccio
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