mercoledì 30 dicembre 2020

LE DODICI NOTTI -CINQUE-


                                                                   ( foto trovata in rete)

30-12-19

Penultimo giorno dell’anno, ore 6, interno casa.

Donna Biondina scende saltellando le scale ed entra in cucina … fermo immagine su Donna Biondina che spalanca tutte e tre le finestre di suddetto ambiente.

Nel fotogramma successivo Donna Biondina si sposta repentinamente in antibagno, in bagno e in soggiorno e anche qui spalanca tutte le finestre.

Ancora un fotogramma e troviamo la Biondina che, spalancata anche la porta di casa, si siede sulla soglia (camicia da notte e sedere a terra) e coccola i due cani accorsi festanti.

Fermo immagine della Biondina che guarda verso il cancello che dà sul giardino.

Donna Biondina si avvia seguita dai cani verso il giardino … in sottofondo l'inno della “Champions” 

(clicca qui sotto per  sentire l'inno)    

https://www.youtube.com/watch?v=BLb1C58FDhY

Donna Biondina che si allontana … immagine in dissolvenza … Musica che sfuma …

Erano giorni che non si sentiva così bene … si era svegliata riposata e soprattutto serena … con la sensazione che qualunque cosa l’avesse angustiata nei giorni precedenti, si era dissolta.

Non sapeva di cosa si trattasse ma sentiva che c’era stata una svolta … il sogno della notte appena trascorso?!? Era stato un crescendo di luce, di colori, di sensazioni, di stati d’animo, di profumi e aromi …

Aromi?? Come quello del caffè che le era appena arrivato sotto il naso?!? Della serie: “sogno o son desto??

In giardino, il 30 dicembre, senti odore di caffè?? Ti è partita qualche sinapsi oppure hai il senso dell’olfatto che è andato in tilt … ma l’avrebbe giurato che era proprio odore di caffè!!

Si era girata per tornare in casa (che in camicia da notte all’aperto con zero gradi rischiava una polmonite) e per un pelo non era andata a sbattere contro “L’Uomo” che era arrivato di soppiatto alle sue spalle con una tazzina fumante.

--ahhh ma allora avevo sentito giusto!! E’ veramente odore di caffè!! No perché ho pensato di avere un “miraggio olfattivo” … ero qui in mezzo al giardino e mi è arrivato l’aroma intenso, avvolgente proprio mentre stavo pensando al sogno di stanotte che è stato pieno di … -

-Non dirmi che a Maggio ci tocca traslocare in una piantagione di caffè magari in Brasile o in Costarica o perché no in Guatemala?? E’ questo che hai sognato? No perché sai mi devo preparare psicologicamente.- e aveva concluso la frase sorridendo sornione e appoggiandole sulle spalle una giacca di lana.

-Siamo in vena di fare gli spiritosi oggi?? In realtà stavo proprio riflettendo sul fatto che non mi ricordo i sogni di stanotte ma so solo che erano pieni di colori, di luci, e profumi e io mi sentivo così “leggera” e mi veniva voglia di ballare … hai presente la canzone di Cocciante “Margherita”? quel pezzo che fa

“Poi corriamo per le strade e mettiamoci a ballare” e poi ancora “Poi coi secchi di vernice, coloriamo tutti i muri, strade vicoli e palazzi …”-

-Fermati un attimo … analizziamo ciò che ricordi … eravamo rimasti che eri in galera e io ti portavo le arance … ah no … ero in galera anch’io quindi niente arance … ed era marzo, giusto? Di aprile non mi hai raccontato nulla quindi vuoi farmi una sorpresa … e oggi mi salti fuori con caffè , gente che balla e un sacco di colori … ci sono!!! Qual è il maggior produttore di caffè al mondo?? Il Brasile … Brasile … balli, canti … colori sgargianti … ho trovato! Il Carnevale di Rio … sì ma solitamente il carnevale di Rio è a febbraio … niente niente che i sogni delle 12 notti sante vanno a ritroso?? L’altro giorno era marzo, oggi è febbraio e …-

-Sei cosciente sì di essere una persona poco seria?? Guarda che finisce che non ti racconto più niente!!-

-Vuoi sapere come finisce veramente? Se non ti spicci a venire in casa finisce che un bel raffreddore non te lo leva nessuno-

-Però a ben pensare … sai che forse potresti avere ragione … tutto nel sogno sarebbe più riconducibile a febbraio … pensa che ad un certo punto c’era una voce in lontananza che diceva: ”le mascherine, mi raccomando, le mascherine” … quindi delle due o eravamo a Rio con tanto di carnevale , o anche a Venezia o Viareggio così per dire oppure ci siamo iscritti ad un gruppo di “scambisti” e mi è capitato un partner che adora mascherarsi e magari indossare tutine in lattice … - aveva concluso lei ridacchiando e correndo verso casa.

-Se ti acchiappo ti faccio vedere io che partner hai!! Altro che mascherine e completini sexy in lattice …-

Il 2019 volgeva al termine … solo un altro giorno e poi sarebbe arrivato il 2020.


MAGGIO 2020

Ancora non ci poteva credere … si era alzata, era un lunedì e NON era andata al lavoro anche se avrebbe potuto.

Era un lunedì e NON era cominciata l’ennesima settimana in attesa del nuovo DPCM.

Era un lunedì e poteva andare dove voleva senza autocertificazione e senza dover rendere conto a nessuno.

E cosa aveva fatto? Aveva dato appuntamento a Lorena “al solito posto” e insieme erano andate a camminare per tutta la mattina.

Ancora incredule che la “clausura” fosse finita , avevano camminato verso est, sole in faccia e tanta voglia di chiacchiere …

La temperatura era perfetta, la compagnia pure …

Camminando le era venuta in mente una frase letta tempo prima e che aveva sempre abbinato ai Cammini.

“il sole non è mai così bello come il giorno in cui ci si mette in cammino”

Ed effettivamente ogni volta che era partita per un Cammino aveva guardato l’alba e si era sentita padrona del mondo.

Ma quel giorno aveva dato a quella frase una connotazione nuova … non importava che tipo di cammino fosse … “mettersi in cammino” vuol anche dire intraprendere una nuova avventura, cominciare qualcosa …

E quale giorno era più adatto a quella frase se non il 4 Maggio 2020?? Il giorno in cui finalmente la gente aveva potuto riappropriarsi di un po’ di normalità … certo … non era finito tutto, sarebbe ancora dovuto passare del tempo prima di lasciarsi tutto alle spalle ma era un primo passo: il famoso primo passo di un’altra frase che amava molto: “ il primo passo non ti porta dove vuoi, ma ti toglie da dove sei”.

Ed era proprio così … il primo passo era stato fatto. Non ci si poteva ancora abbracciare ( che fatica vedere Lorena e non poterla stringere, dopo tutto quel tempo!), bisognava continuare ad indossare le mascherine per proteggere se stessi e gli altri (le mascherine, mi raccomando, le mascherine … altro che gruppo di scambisti!! Stavano vivendo un’avventura di tutt’altro genere …)

Ma era fiduciosa: la primavera era esplosa in tutto il suo vigore con profumi e colori che  rendevano il cuore più leggero … e se anche non si poteva dire che tutto fosse risolto, bisognava crederci e andare incontro al sole e ad una nuova stagione.



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