venerdì 8 gennaio 2021

ERAVAMO QUATTRO AMICI (+1) AL BAR...

 

                               questa foto è mia e ne rivendico tutti i diritti. se ti piace e vuoi usarla, per piacere cita la fonte. grazie
                                                           le persone ritratte hanno dato il consenso alla pubblicazione


Che cosa fa diventare “amico” un semplice “conoscente”?

E qual’è la molla che trasforma un “amico” semplice in un “Amico”  con la A maiuscola o ancor di più in un AMICO TUTTO MAIUSCOLO??

“Chi si somiglia si piglia” dice un adagio,  ma guardando questi 4 in foto, non si assomigliano proprio per niente.

Allora forse perché si hanno tante cose in comune ( e anche qui ... questi della foto hanno sicuramente 1 cosa in comune … ma 1 cosa in comune è pochino …)

Magari perché ci si frequenta spesso quindi si ha modo di apprezzarsi? Mi dispiace ma proprio non ci siamo! Io questi 3 li ho visti in carne e ossa 2-3 volte in tutta la mia vita, eppure il legame che mi unisce a Loro è così forte, così solido, come se ci conoscessimo da una vita.

Allora saranno “ le diversità che arricchiscono” (ohhh signori miei in quanto ad essere diversi gli uni dagli altri niente di più vero) ma non credo che sia nemmeno tutto lì …

A prescindere da tutte le dissertazioni filosofiche sull’Amicizia, le tre persone con me in questa foto sono AMICI, sono “FAMIGLIA” … e pensate: quando è stata scattata la foto io avevo avuto modo di abbracciare per la prima volta uno di loro proprio quel giorno, un’altra il giorno prima e l’altro era la seconda volta che lo vedevo …

Prima di quel giorno avevamo avuto modo di “ conoscerci” su alcuni gruppi dove ci si scambiano informazioni e opinioni sui Cammini ( questo è il nostro anello di congiunzione) e niente di più.

C’è chi demonizza i “Social” … io credo che Facebook o Instagram non siano poi così diversi dalla piazza di qualunque paese … sta sempre a noi “l’ultima scelta” … possono essere quindi un ottimo mezzo, “una finestra” sul mondo ma NON possono e NON devono essere l’unico mezzo di conoscenza.

Ma torniamo a noi … “conosco” ‘sti tre tipi attraverso un gruppo del Cammino di Santiago … ci scambiamo messaggi, parliamo del più e del meno fino a quando …

Fino a quando leggo che la “Mora” (Francy) andrà a piedi dalla Toscana dove abita, alla Sicilia dove abita la nonna (era il 2019, quando ancora tutti noi scorrazzavamo su e giù per l’Italia senza restrizioni) …  Lei e la sua Dakota ( il musetto che si intravede in basso) e decido di fare “un colpo di testa” ( io … io che in vita mia pianifico tutto,  io che “ a fine mese” ci sono le scadenze quindi non è pensabile prendersi giorni di vacanza) : mi prendo tre giorni di vacanza a fine giugno … prendo un treno, due treni, tre treni e arrivo a Viterbo in uno dei giorni più caldi dell’anno.

Attraversando i binari, tengo gli occhi bassi e sto attenta a dove metto i piedi per evitare un capitombolo … approdo sulla banchina, alzo lo sguardo  e lei, “la Mora” è li che mi aspetta, letteralmente “a braccia aperte”.

Vederla, abbracciarla, fare un pezzo di strada insieme, condividere un appartamentino per la notte, riprendere il cammino il giorno dopo e arrivare a Vetralla hanno fatto sì che lei sia diventata la mia “Bimba Pellegrina”.

Ed è a Vetralla che ci hanno raggiunto gli altri due ragazzotti ed è stata una giornata “memorabile”, una serata a spasso per le vie di una cittadina “piccola e affascinante” … le risate fino a tarda ora e poi, la mattina dopo, il momento per Francy di rimettersi in cammino e per gli altri di tornare verso casa.

Poteva essere un incontro come tanti, per me non è stato così … è stata la conferma che non serve vedersi tutti i giorni per volersi bene, che puoi anche pensarla in modo diverso ma se c’è il rispetto, tutto si può dire e niente scalfisce il rapporto che esiste.

Avevamo fatto un sacco di progetti, sognavamo tante altre riunioni ma, tutti e quattro di nuovo insieme siamo riusciti a farne, per ora, una sola a luglio del 2020.

Viviamo lontani, centinaia di chilometri ci tengono separati ma non riescono ad indebolire quanto di bello siamo riusciti a creare.

Torneranno i Raduni quelli belli, quelli dove non sarà necessaria la mascherina e nemmeno il metro di distanza.

Torneranno le risate, “la stupidera”, le brioche e le vaschette di gelato dai gusti “impronunciabili” … e torneranno le passeggiate notturne in spiaggia e le cene e le colazioni “variopinte”.

E torneranno i silenzi, quelli che

“ e non abbiam bisogno di parole,

per spiegare quello che è nascosto in fondo al nostro cuore

Ma ti solleverò tutte le volte che cadrai

E raccoglierò i tuoi fiori che per strada perderai….”

 

TORNERANNO …

 E QUEL GIORNO NOI  SAREMO LI’ , PRONTI A RIPRENDERCI  “CON GLI INTERESSI” TUTTO  QUELLO CHE CI E’ MANCATO COSI’ TANTO  !!

 

p.s. per postare questa foto ho mandato un messaggio agli altri 3 per avere la loro Benedizione.

il messaggio recitava così “ posso mettere sul mio blog a corredo di un racconto, la foto di noi quattro a Vetralla?”

siete liberi di crederci o meno, ma mi sono arrivate le tre risposte affermative in “sincrono”.

E quando una ha tre amici così … non serve altro.


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