questa foto è mia e ne rivendico tutti i diritti. se ti piace e vuoi usarla, per piacere cita la fonte. grazie
Che cosa
fa diventare “amico” un semplice “conoscente”?
E qual’è
la molla che trasforma un “amico” semplice in un “Amico” con la A maiuscola o ancor di più in un AMICO
TUTTO MAIUSCOLO??
“Chi si
somiglia si piglia” dice un adagio, ma
guardando questi 4 in foto, non si assomigliano proprio per niente.
Allora forse
perché si hanno tante cose in comune ( e anche qui ... questi della foto hanno
sicuramente 1 cosa in comune … ma 1 cosa in comune è pochino …)
Magari perché
ci si frequenta spesso quindi si ha modo di apprezzarsi? Mi dispiace ma proprio
non ci siamo! Io questi 3 li ho visti in carne e ossa 2-3 volte in tutta la mia
vita, eppure il legame che mi unisce a Loro è così forte, così solido, come se
ci conoscessimo da una vita.
Allora
saranno “ le diversità che arricchiscono” (ohhh signori miei in quanto ad essere
diversi gli uni dagli altri niente di più vero) ma non credo che sia nemmeno
tutto lì …
A prescindere
da tutte le dissertazioni filosofiche sull’Amicizia, le tre persone con me in
questa foto sono AMICI, sono “FAMIGLIA” … e pensate: quando è stata scattata la
foto io avevo avuto modo di abbracciare per la prima volta uno di loro proprio
quel giorno, un’altra il giorno prima e l’altro era la seconda volta che lo
vedevo …
Prima di
quel giorno avevamo avuto modo di “ conoscerci” su alcuni gruppi dove ci si
scambiano informazioni e opinioni sui Cammini ( questo è il nostro anello di
congiunzione) e niente di più.
C’è chi
demonizza i “Social” … io credo che Facebook o Instagram non siano poi così
diversi dalla piazza di qualunque paese … sta sempre a noi “l’ultima scelta” …
possono essere quindi un ottimo mezzo, “una finestra” sul mondo ma NON possono
e NON devono essere l’unico mezzo di conoscenza.
Ma torniamo
a noi … “conosco” ‘sti tre tipi attraverso un gruppo del Cammino di Santiago …
ci scambiamo messaggi, parliamo del più e del meno fino a quando …
Fino a
quando leggo che la “Mora” (Francy) andrà a piedi dalla Toscana dove abita,
alla Sicilia dove abita la nonna (era il 2019, quando ancora tutti noi
scorrazzavamo su e giù per l’Italia senza restrizioni) … Lei e la sua Dakota ( il musetto che si
intravede in basso) e decido di fare “un colpo di testa” ( io … io che in vita
mia pianifico tutto, io che “ a fine
mese” ci sono le scadenze quindi non è pensabile prendersi giorni di vacanza) :
mi prendo tre giorni di vacanza a fine giugno … prendo un treno, due treni, tre
treni e arrivo a Viterbo in uno dei giorni più caldi dell’anno.
Attraversando
i binari, tengo gli occhi bassi e sto attenta a dove metto i piedi per evitare
un capitombolo … approdo sulla banchina, alzo lo sguardo e lei, “la Mora” è li che mi aspetta,
letteralmente “a braccia aperte”.
Vederla,
abbracciarla, fare un pezzo di strada
insieme, condividere un appartamentino per la notte, riprendere il cammino il
giorno dopo e arrivare a Vetralla hanno fatto sì che lei sia diventata la mia “Bimba
Pellegrina”.
Ed è a
Vetralla che ci hanno raggiunto gli altri due ragazzotti ed è stata una
giornata “memorabile”, una serata a spasso per le vie di una cittadina “piccola e affascinante”
… le risate fino a tarda ora e poi, la mattina dopo, il momento per Francy di
rimettersi in cammino e per gli altri di tornare verso casa.
Poteva
essere un incontro come tanti, per me non è stato così … è stata la conferma
che non serve vedersi tutti i giorni per volersi bene, che puoi anche pensarla
in modo diverso ma se c’è il rispetto, tutto si può dire e niente scalfisce il
rapporto che esiste.
Avevamo
fatto un sacco di progetti, sognavamo tante altre riunioni ma, tutti e quattro
di nuovo insieme siamo riusciti a farne, per ora, una sola a luglio del 2020.
Viviamo
lontani, centinaia di chilometri ci tengono separati ma non riescono ad
indebolire quanto di bello siamo riusciti a creare.
Torneranno
i Raduni quelli belli, quelli dove non sarà necessaria la mascherina e nemmeno
il metro di distanza.
Torneranno
le risate, “la stupidera”, le brioche e le vaschette di gelato dai gusti “impronunciabili”
… e torneranno le passeggiate notturne in spiaggia e le cene e le colazioni “variopinte”.
E
torneranno i silenzi, quelli che
“ e non abbiam
bisogno di parole,
per spiegare
quello che è nascosto in fondo al nostro cuore
Ma ti solleverò
tutte le volte che cadrai
E raccoglierò i
tuoi fiori che per strada perderai….”
TORNERANNO …
E QUEL GIORNO NOI SAREMO LI’ , PRONTI A RIPRENDERCI “CON GLI INTERESSI” TUTTO QUELLO CHE CI E’ MANCATO COSI’ TANTO !!
p.s. per
postare questa foto ho mandato un messaggio agli altri 3 per avere la loro
Benedizione.
il
messaggio recitava così “ posso mettere sul mio blog a corredo di un racconto,
la foto di noi quattro a Vetralla?”
siete
liberi di crederci o meno, ma mi sono arrivate le tre risposte affermative in “sincrono”.
E quando
una ha tre amici così … non serve altro.
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