mercoledì 6 gennaio 2021

LE DODICI NOTTI -12-

 


(Foto trovata in rete)

06-01-2020

Si era svegliata dicendo :

-Mamma mia che tristezza!! Quanto il sogno che riguardava novembre era stato bello, colorato, solare ( insomma metteva di buonumore), quanto quello di dicembre era in penombra … abbastanza buio … come se qualcuno avesse “spento tutto” … e sì che a dicembre ci sono le luminarie natalizie, tutte le vetrine sono addobbate con luci colorate, i negozi restano aperti di più … e poi c’è quella magia particolare che solo il Natale ti sa regalare … -

Lui si era passato una mano tra i capelli, ci aveva pensato un attimo e poi aveva detto:

-Meno male che questa era l’ultima notte va … Proprio non ti passa per la testa che i tuoi sogni siano stati influenzati che so da una cena un po’ indigesta, ad esempio … oppure da un film che hai visto la sera prima … o semplicemente che siano i tuoi pensieri che prendono forma? No!! Deve per forza essere un sogno premonitore … e chi sei ? Nostradamus e le sue Centurie? La prossima volta che vuoi andare ad una conferenza è meglio che io venga con te, così se cominciano a dire cose strane, ti trascino via e ce ne andiamo da qualche parte a farci uno Spritz-

-Tu scherzi ma intanto i primi giorni di gennaio sono proprio come il sogno che ho fatto la notte del 25 dicembre … giornate di sole, temperature miti … e sì che non è così scontato che a gennaio ci sia bel tempo …-

-E non ti è neanche attraversato l'anticamera del cervello che possa essere semplicemente una coincidenza? E che magari domani nevica e le temperature vanno abbondantemente sotto lo zero e rimane così per tutto il mese? Sai cosa facciamo? Adesso mi offri una bella colazione seria al bar “storico” e poi facciamo una seduta di approfondimento sul tema “Sogno o son desto? Quando i sogni superano la realtà o diventano la realtà?”

Daisy aveva evitato di rispondere ma la infastidiva parecchio che lui la prendesse così poco sul serio.

Sì, effettivamente poteva essere una coincidenza e … per avere riscontro a tutto avrebbe dovuto viversi i prossimi dodici mesi, ma santa pazienza, un po’ di empatia!!!

Tutti i suoi pensieri “foschi” e il suo disappunto erano svaniti davanti ad un cappuccino “ con decoro”  … un bel fiore disegnato dalla barista che ricordava vagamente una primula.

Gioia ( la barista) creava con la schiuma del cappuccino e uno stecchino, delle vere opere d’arte!

-Scusa Gioia, è un’idea mia o questo fiore assomiglia ad una primula? E se è intenzionale, perché proprio una primula? Hai voglia di primavera?-

-Ebbene sì, mi hai scoperta, volevo proprio fare una primula e a quanto pare ci sono riuscita. In realtà non è voglia di primavera ma piuttosto un sogno che ho fatto stanotte … hai tempo? Posso raccontartelo?-

-Siii dai … in questo periodo anch’io presto molta attenzione ai sogni che faccio. Racconta dai …-

-Dunque, devi sapere che era un sogno un po’ come dire … sbiadito, opaco … come se tutto fosse coperto da una pellicola di polvere, non so spiegarlo meglio e poi, un attimo prima c’erano strade, piazze e negozi deserti e un attimo dopo era come se fosse uscito un raggio di sole dalle nuvole, sai quando piove, e piove, e piove e per una frazione di secondo esce il sole e tutto cambia aspetto? Magari dura solo un attimo ma in quell’attimo tutto si colora. Ecco, era uscito un raggio di sole e soprattutto erano uscite le persone da casa e tutti sembravano attirati da un’immagine … quella di una primula appunto. Secondo te ha un senso?

-Guarda, sono 12 notti che “monitoro” i miei sogni e ho smesso di chiedermi se certe cose hanno un senso o no … a sì perché non te l’ho raccontato ma c’è una storia che racconta che i sogni che si fanno dalla notte di Natale a quella del 5 gennaio ….-

 

DICEMBRE 2020

Novembre in realtà era stato “colorato” anche per altri motivi oltre alle zone in cui era divisa l’Italia: in un anno che aveva messo tutti di fronte alle loro fragilità, un anno dove tutto era stato stravolto e capovolto, un anno dove  tante attività avevano chiuso i battenti per sempre, cosa aveva fatto Daisy? Aveva deciso di collaborare all’apertura di una nuova attività.

E così Novembre era stato come la notte di Capodanno … un mese di “fuochi artificiali”! Un susseguirsi di cose da fare, documenti da preparare, incartamenti da presentare.

E poi era arrivato il 30 novembre e con lui il giorno dell’inaugurazione.

Inaugurazione ai tempi del Covid … fino al giorno prima nemmeno sapeva se sarebbero riuscite ad aprire … e invece eccole lì … raggianti ad accogliere le clienti che, a piccoli gruppi per non creare assembramenti, si erano susseguite per tutta la giornata.

Contenta, soddisfatta, anche se più persone l’avevano apostrofata dicendo.

-Certo che ci vuole un bel coraggio ad aprire in un periodo simile!-

E lei serafica rispondeva:

-Se avessimo dovuto aspettare che tutto tornasse come prima, chissà se e quando avremmo potuto iniziare!-

Di queste cose parlava spesso con Gioia, che era il suo “angolo di paradiso” quando aveva voglia di riposare un po’ e di rinfrancare un po’ lo spirito.

Gioia era una delle poche che poteva capirla, visto che dopo parecchi anni come dipendente, aveva deciso di rilevare un grazioso bar e diventare la proprietaria di quello che aveva trasformato in una vera e propria “bomboniera”.

E quando aveva fatto tutto questo? In pieno boom economico?? Macchè!! Ad Agosto 2020, in piena emergenza Covid.

Finiti i fasti dell’inaugurazione , bisognava fare i conti con i contagi che crescevano, le imminenti festività che avrebbero agevolato il ritrovarsi tra parenti e quindi un ulteriore probabile incremento dei positivi.

Ma ci aveva pensato il Governo a “smorzare” qualunque velleità: dal 20 dicembre al 6 gennaio l’Italia diventava tutta “rossa” nei giorni festivi e prefestivi e arancione negli altri.

Questo, in termini economici, per un’attività che stava partendo, era a dir poco deleterio. Dicembre è da sempre periodo in cui la gente si “fa bella” , si prende un po’ più cura di sé, regala qualche piccolo pensiero agli amici.

Ma, con ristoranti chiusi durante le festività, nessuna possibilità di spostamenti o quasi, tutto quello che poteva essere spunto per fare qualche acquisto, scemava miseramente.

Daisy non se la prendeva più di tanto. Il suo motto era: “ non può mica durare per sempre!”

Intanto, proprio a ridosso delle festività, in mezzo a tutto questo pessimismo cosmico, una sottile lama di luce era arrivata.

Una piccolissima speranza si era fatta strada in mezzo all’autocommiserazione, alla tristezza, all’abbruttimento: stava arrivando il vaccino.

Subito dopo Natale sarebbe partita la campagna di vaccinazioni che era stata pubblicizzata con l’immagine di un fiore … perché, come aveva detto il suo ideatore (l' Architetto Stefano Boeri), si era ispirato ad una canzone di Sergio Endrigo che diceva “per fare tutto ci vuole un fiore” … e il fiore prescelto era una primula.

Proprio di questo parlavano Daisy e Gioia durante uno dei loro appuntamenti “all’alba”.

-Ti ricordi Gioia ad inizio anno,  il giorno della befana mi hai fatto un cappuccino con il decoro e il decoro assomigliava ad una Primula e tu mi avevi raccontato di averla sognata la notte precedente? Quella notte là era la dodicesima notte, quella che ti racconta come sarà dicembre. Direi che il tuo sogno era un vero e proprio sogno premonitore!-

E poi girandosi verso L’Uomo:

-e tu che dicevi che erano tutte coincidenze!! Quando andiamo a casa mi tiro fuori gli appunti dei 12 sogni e tiriamo le somme … tanto ormai anche dicembre sta per finire … ciao Gioia tanti auguri e ci vediamo l’anno prossimo!!-

Tornati a casa, presi da altre faccende, la storia delle 12 notti era stata temporaneamente messa da parte.

Ma il giorno di Natale, dopo pranzo,  riponendo qualcosa in un cassetto, ecco i foglietti occhieggiare.

-Ehi, ho trovato i foglietti delle 12 notti. Ti va di darci un’occhiata per vedere quanto ci hanno azzeccato? Dai pigrone!! Non avrai mica paura di scoprire che tua moglie è “una strega”?

Spetta che faccio una lista ordinata.-

Ed ecco la lista:

prima notte:  25-26 dicembre la notte  “di gennaio”.  Abbiamo sognato entrambi giornate piene di sole ed effettivamente  gennaio è stato così. Direi fattucchiera batte “piedi per terra”   1 a zero

seconda notte 26-27 dicembre – febbraio.  Inizio del sogno più o meno come il precedente ma verso la fine è arrivato il brutto tempo e tutti sono corsi ai ripari chiudendosi in casa. Com’è stata la fine di febbraio?? NO COMMENT ... Direi 2 a zero per me

terza notte 27-28 dicembre – marzo. Aveva sognato che l’avevano messa agli arresti domiciliari. E infatti lei insieme a più o meno altri 60 milioni di italiani era rimasta per tutto marzo “rinchiusa”. 3 a zero

quarta notte 28-29 dicembre – aprile. Nel sogno erano loro tre da soli, con le faccette tristi e una tavola apparecchiata in giardino con la tovaglia della festa. Tutto aprile era stato la fotocopia di marzo e per rendere un po’ meno malinconica la Pasqua avevano deciso di pranzare in giardino. 4 a zero

quinta notte 29-30 dicembre – maggio. Tutto, nel sogno faceva pensare alla libertà. Musiche, balli. Ed infatti a maggio c’era stato il ritorno ad una pseudo normalità. Che aveva dato un po’ alla testa. Come un’ubriacatura. Comunque … 5 a zero

sesta notte 30-31 dicembre –giugno. Il sogno era stato bello, sereno e giugno lo era stato altrettanto. 6 a zero

settima notte 31 dicembre-01gennaio – luglio. Aveva sognato di andare al mare e di essere felice e a luglio erano andati al mare. Ma non un “mare” qualunque … erano andati a trovare Claudio e con lui gli amici del gruppo di lettura … non si poteva non essere felici. 7 a zero.

Ottava notte 01-02 gennaio – agosto. Nel sogno era tutto un po’ “finto” … come nei film. Nella realtà agosto era stato un mese vissuto come in attesa. 8 a zero

Nona notte 02-03 gennaio – settembre. Aveva sognato che gli studenti volevano andare a scuola e non potevano e che su tutti aleggiava un senso di impoverimento: A settembre gli studenti non erano tornati a scuola e tutti i luoghi deputati alla cultura ( teatri, cinema, biblioteche) restavano chiusi. 9 a zero

Decima notte 03-04 gennaio – ottobre. Nel sogno, evocato da una maschera veneziana appesa ad uno specchio, tanta gente in maschera. Nella realtà ad ottobre si erano cercate nuove strade per far fronte al contagio ma la mascherina, unita al gel disinfettante, restavano le migliori armi. 10 a zero

Undicesima notte 04-05 gennaio – novembre. Un sogno colorato … tanti colori ovunque. A Novembre avevamo fatto i conti con l’Italia gialla-arancio-rossa. 11 a zero

Dodicesima notte 05-06 gennaio – dicembre. 2 sogni ( il suo e quello di Gioia). Nel suo tutto era cupo finchè non era sbucato un raggio di sole. In quello di Gioia tutto era deserto finchè ad un certo punto la gente era tornata ad animare le vie e le piazze e in lontananza c’era una primula. A dicembre un piccolo bagliore di speranza era rappresentato dal vaccino che aveva come simbolo un fiore, una primula appunto. 12 a zero.

-Direi che 12 su 12 non si possono chiamare casualità … dai ammettilo che ci deve essere un fondo di verità in questa storia … -

-Effettivamente, vista come me l’hai riassunta, quasi quasi … ho sempre pensato che tu fossi una streghetta!-

Si erano abbracciati stretti sul divano, poi lui si era alzato trascinandola con sé, sorridendo e dicendo:

-che ne dici se ci trasferiamo al piano di sopra che vorrei proprio studiarti un po’ meglio da vicino … per capire dove nascondi le tue stregonerie!!-

E lei facendo finta di cadere dalle nuvole, con una faccia da schiaffi impagabile:

-Sai cosa stavo pensando? Che stanotte è la prima delle dodici notti sante e il sogno che farò stanotte mi dirà come sarà gennaio … visto il successo dell’anno scorso che ne dici se ricomincio a prendere appunti?-

E lui sconsolato:

-Ancora??? NO, DAI, TI PREGO …




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