06-01-2020
Si era
svegliata dicendo :
-Mamma
mia che tristezza!! Quanto il sogno che riguardava novembre era stato bello,
colorato, solare ( insomma metteva di buonumore), quanto quello di dicembre era
in penombra … abbastanza buio … come se qualcuno avesse “spento tutto” … e sì
che a dicembre ci sono le luminarie natalizie, tutte le vetrine sono addobbate
con luci colorate, i negozi restano aperti di più … e poi c’è quella magia
particolare che solo il Natale ti sa regalare … -
Lui si
era passato una mano tra i capelli, ci aveva pensato un attimo e poi aveva
detto:
-Meno
male che questa era l’ultima notte va … Proprio non ti passa per la testa che i
tuoi sogni siano stati influenzati che so da una cena un po’ indigesta, ad
esempio … oppure da un film che hai visto la sera prima … o semplicemente che
siano i tuoi pensieri che prendono forma? No!! Deve per forza essere un sogno
premonitore … e chi sei ? Nostradamus e le sue Centurie? La prossima volta che
vuoi andare ad una conferenza è meglio che io venga con te, così se cominciano
a dire cose strane, ti trascino via e ce ne andiamo da qualche parte a farci
uno Spritz-
-Tu
scherzi ma intanto i primi giorni di gennaio sono proprio come il sogno che ho
fatto la notte del 25 dicembre … giornate di sole, temperature miti … e sì che non è
così scontato che a gennaio ci sia bel tempo …-
-E non
ti è neanche attraversato l'anticamera del cervello che possa essere semplicemente una
coincidenza? E che magari domani nevica e le temperature vanno abbondantemente
sotto lo zero e rimane così per tutto il mese? Sai cosa facciamo? Adesso mi offri
una bella colazione seria al bar “storico” e poi facciamo una seduta di
approfondimento sul tema “Sogno o son desto? Quando i sogni superano la realtà
o diventano la realtà?”
Daisy
aveva evitato di rispondere ma la infastidiva parecchio che lui la prendesse
così poco sul serio.
Sì,
effettivamente poteva essere una coincidenza e … per avere riscontro a tutto
avrebbe dovuto viversi i prossimi dodici mesi, ma santa pazienza, un po’ di
empatia!!!
Tutti i
suoi pensieri “foschi” e il suo disappunto erano svaniti davanti ad un
cappuccino “ con decoro” … un bel fiore
disegnato dalla barista che ricordava vagamente una primula.
Gioia (
la barista) creava con la schiuma del cappuccino e uno stecchino, delle vere
opere d’arte!
-Scusa
Gioia, è un’idea mia o questo fiore assomiglia ad una primula? E se è
intenzionale, perché proprio una primula? Hai voglia di primavera?-
-Ebbene
sì, mi hai scoperta, volevo proprio fare una primula e a quanto pare ci sono
riuscita. In realtà non è voglia di primavera ma piuttosto un sogno che ho
fatto stanotte … hai tempo? Posso raccontartelo?-
-Siii
dai … in questo periodo anch’io presto molta attenzione ai sogni che faccio. Racconta
dai …-
-Dunque,
devi sapere che era un sogno un po’ come dire … sbiadito, opaco … come se tutto
fosse coperto da una pellicola di polvere, non so spiegarlo meglio e poi, un
attimo prima c’erano strade, piazze e negozi deserti e un attimo dopo era come
se fosse uscito un raggio di sole dalle nuvole, sai quando piove, e piove, e
piove e per una frazione di secondo esce il sole e tutto cambia aspetto? Magari
dura solo un attimo ma in quell’attimo tutto si colora. Ecco, era uscito un
raggio di sole e soprattutto erano uscite le persone da casa e tutti sembravano
attirati da un’immagine … quella di una primula appunto. Secondo te ha un
senso?
-Guarda,
sono 12 notti che “monitoro” i miei sogni e ho smesso di chiedermi se certe
cose hanno un senso o no … a sì perché non te l’ho raccontato ma c’è una storia
che racconta che i sogni che si fanno dalla notte di Natale a quella del 5
gennaio ….-
DICEMBRE
2020
Novembre
in realtà era stato “colorato” anche per altri motivi oltre alle zone in cui
era divisa l’Italia: in un anno che aveva messo tutti di fronte alle loro
fragilità, un anno dove tutto era stato stravolto e capovolto, un anno
dove tante attività avevano chiuso i
battenti per sempre, cosa aveva fatto Daisy? Aveva deciso di collaborare all’apertura
di una nuova attività.
E così
Novembre era stato come la notte di Capodanno … un mese di “fuochi artificiali”!
Un susseguirsi di cose da fare, documenti da preparare, incartamenti da
presentare.
E poi
era arrivato il 30 novembre e con lui il giorno dell’inaugurazione.
Inaugurazione
ai tempi del Covid … fino al giorno prima nemmeno sapeva se sarebbero riuscite
ad aprire … e invece eccole lì … raggianti ad accogliere le clienti che, a
piccoli gruppi per non creare assembramenti, si erano susseguite per tutta la
giornata.
Contenta,
soddisfatta, anche se più persone l’avevano apostrofata dicendo.
-Certo
che ci vuole un bel coraggio ad aprire in un periodo simile!-
E lei
serafica rispondeva:
-Se
avessimo dovuto aspettare che tutto tornasse come prima, chissà se e quando
avremmo potuto iniziare!-
Di
queste cose parlava spesso con Gioia, che era il suo “angolo di paradiso”
quando aveva voglia di riposare un po’ e di rinfrancare un po’ lo spirito.
Gioia
era una delle poche che poteva capirla, visto che dopo parecchi anni come
dipendente, aveva deciso di rilevare un grazioso bar e diventare la
proprietaria di quello che aveva trasformato in una vera e propria “bomboniera”.
E quando
aveva fatto tutto questo? In pieno boom economico?? Macchè!! Ad Agosto 2020, in
piena emergenza Covid.
Finiti i
fasti dell’inaugurazione , bisognava fare i conti con i contagi che crescevano,
le imminenti festività che avrebbero agevolato il ritrovarsi tra parenti e
quindi un ulteriore probabile incremento dei positivi.
Ma ci
aveva pensato il Governo a “smorzare” qualunque velleità: dal 20 dicembre al 6
gennaio l’Italia diventava tutta “rossa” nei giorni festivi e prefestivi e
arancione negli altri.
Questo,
in termini economici, per un’attività che stava partendo, era a dir poco
deleterio. Dicembre è da sempre periodo in cui la gente si “fa bella” , si
prende un po’ più cura di sé, regala qualche piccolo pensiero agli amici.
Ma, con
ristoranti chiusi durante le festività, nessuna possibilità di spostamenti o
quasi, tutto quello che poteva essere spunto per fare qualche acquisto, scemava
miseramente.
Daisy
non se la prendeva più di tanto. Il suo motto era: “ non può mica durare per
sempre!”
Intanto,
proprio a ridosso delle festività, in mezzo a tutto questo pessimismo cosmico,
una sottile lama di luce era arrivata.
Una
piccolissima speranza si era fatta strada in mezzo all’autocommiserazione, alla
tristezza, all’abbruttimento: stava arrivando il vaccino.
Subito
dopo Natale sarebbe partita la campagna di vaccinazioni che era stata
pubblicizzata con l’immagine di un fiore … perché, come aveva detto il suo
ideatore (l' Architetto Stefano Boeri), si era ispirato ad una canzone di Sergio
Endrigo che diceva “per fare tutto ci vuole un fiore” … e il fiore prescelto
era una primula.
Proprio
di questo parlavano Daisy e Gioia durante uno dei loro appuntamenti “all’alba”.
-Ti
ricordi Gioia ad inizio anno, il giorno della befana mi hai fatto un
cappuccino con il decoro e il decoro assomigliava ad una Primula e tu mi avevi
raccontato di averla sognata la notte precedente? Quella notte là era la
dodicesima notte, quella che ti racconta come sarà dicembre. Direi che il tuo sogno
era un vero e proprio sogno premonitore!-
E poi
girandosi verso L’Uomo:
-e tu
che dicevi che erano tutte coincidenze!! Quando andiamo a casa mi tiro fuori
gli appunti dei 12 sogni e tiriamo le somme … tanto ormai anche dicembre sta
per finire … ciao Gioia tanti auguri e ci vediamo l’anno prossimo!!-
Tornati
a casa, presi da altre faccende, la storia delle 12 notti era stata
temporaneamente messa da parte.
Ma il giorno di Natale, dopo pranzo, riponendo
qualcosa in un cassetto, ecco i foglietti occhieggiare.
-Ehi, ho
trovato i foglietti delle 12 notti. Ti va di darci un’occhiata per vedere
quanto ci hanno azzeccato? Dai pigrone!! Non avrai mica paura di scoprire che
tua moglie è “una strega”?
Spetta che
faccio una lista ordinata.-
Ed ecco la lista:
prima
notte: 25-26 dicembre la notte “di gennaio”. Abbiamo sognato entrambi giornate piene di
sole ed effettivamente gennaio è stato
così. Direi fattucchiera batte “piedi per terra” 1 a zero
seconda
notte 26-27 dicembre – febbraio. Inizio
del sogno più o meno come il precedente ma verso la fine è arrivato il brutto
tempo e tutti sono corsi ai ripari chiudendosi in casa. Com’è stata la fine di
febbraio?? NO COMMENT ... Direi 2 a zero per me
terza
notte 27-28 dicembre – marzo. Aveva sognato che l’avevano messa agli arresti
domiciliari. E infatti lei insieme a più o meno altri 60 milioni di italiani
era rimasta per tutto marzo “rinchiusa”. 3 a zero
quarta
notte 28-29 dicembre – aprile. Nel sogno erano loro tre da soli, con le
faccette tristi e una tavola apparecchiata in giardino con la tovaglia della
festa. Tutto aprile era stato la fotocopia di marzo e per rendere un po’ meno
malinconica la Pasqua avevano deciso di pranzare in giardino. 4 a zero
quinta
notte 29-30 dicembre – maggio. Tutto, nel sogno faceva pensare alla libertà.
Musiche, balli. Ed infatti a maggio c’era stato il ritorno ad una pseudo
normalità. Che aveva dato un po’ alla testa. Come un’ubriacatura. Comunque … 5
a zero
sesta
notte 30-31 dicembre –giugno. Il sogno era stato bello, sereno e giugno lo era
stato altrettanto. 6 a zero
settima
notte 31 dicembre-01gennaio – luglio. Aveva sognato di andare al mare e di
essere felice e a luglio erano andati al mare. Ma non un “mare” qualunque …
erano andati a trovare Claudio e con lui gli amici del gruppo di lettura … non
si poteva non essere felici. 7 a zero.
Ottava notte
01-02 gennaio – agosto. Nel sogno era tutto un po’ “finto” … come nei film.
Nella realtà agosto era stato un mese vissuto come in attesa. 8 a zero
Nona
notte 02-03 gennaio – settembre. Aveva sognato che gli studenti volevano andare
a scuola e non potevano e che su tutti aleggiava un senso di impoverimento: A
settembre gli studenti non erano tornati a scuola e tutti i luoghi deputati
alla cultura ( teatri, cinema, biblioteche) restavano chiusi. 9 a zero
Decima notte
03-04 gennaio – ottobre. Nel sogno, evocato da una maschera veneziana appesa ad
uno specchio, tanta gente in maschera. Nella realtà ad ottobre si erano cercate
nuove strade per far fronte al contagio ma la mascherina, unita al gel
disinfettante, restavano le migliori armi. 10 a zero
Undicesima
notte 04-05 gennaio – novembre. Un sogno colorato … tanti colori ovunque. A
Novembre avevamo fatto i conti con l’Italia gialla-arancio-rossa. 11 a zero
Dodicesima
notte 05-06 gennaio – dicembre. 2 sogni ( il suo e quello di Gioia). Nel suo
tutto era cupo finchè non era sbucato un raggio di sole. In quello di Gioia
tutto era deserto finchè ad un certo punto la gente era tornata ad animare le
vie e le piazze e in lontananza c’era una primula. A dicembre un piccolo
bagliore di speranza era rappresentato dal vaccino che aveva come simbolo un
fiore, una primula appunto. 12 a zero.
-Direi
che 12 su 12 non si possono chiamare casualità … dai ammettilo che ci deve
essere un fondo di verità in questa storia … -
-Effettivamente,
vista come me l’hai riassunta, quasi quasi … ho sempre pensato che tu fossi una
streghetta!-
Si erano
abbracciati stretti sul divano, poi lui si era alzato trascinandola con sé,
sorridendo e dicendo:
-che ne
dici se ci trasferiamo al piano di sopra che vorrei proprio studiarti un po’
meglio da vicino … per capire dove nascondi le tue stregonerie!!-
E lei
facendo finta di cadere dalle nuvole, con una faccia da schiaffi impagabile:
-Sai
cosa stavo pensando? Che stanotte è la prima delle dodici notti sante e il
sogno che farò stanotte mi dirà come sarà gennaio … visto il successo dell’anno
scorso che ne dici se ricomincio a prendere appunti?-
E lui
sconsolato:
-Ancora???
NO, DAI, TI PREGO …
Nessun commento:
Posta un commento
© Immagini e testi protetti da Copyright